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Tibsovo in combinazione con Azacitidina per la leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi, approvato da FDA


La Food and Drug Administration ( FDA ) ha approvato Tibsovo ( Ivosidenib ) in combinazione con Azacitidina per la leucemia mieloide acuta ( AML ) di nuova diagnosi con una mutazione IDH1, come rilevato da un test approvato dalla FDA negli adulti di età pari o superiore a 75 anni o che presentano comorbidità che precludono l'uso di chemioterapia di induzione intensiva.

L'approvazione si è basata su uno studio randomizzato, multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo ( AG120-C-009 ) che ha incluso 146 pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi con una mutazione IDH1 che soddisfacevano almeno uno dei seguenti criteri: età pari o superiore a 75 anni, performance status ECOG al basale di 2, grave malattia cardiaca o polmonare, insufficienza epatica con bilirubina maggiore di 1.5 volte il limite superiore della norma, clearance della creatinina inferiore a 45 ml/min o altra comorbidità.

I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere Ivosidenib, 500 mg al giorno ( n=72 ) oppure placebo abbinato per via orale una volta al giorno ( n=74 ), nei giorni 1-28 in associazione con Azacitidina 75 mg/m2/die nei giorni 1- 7 o giorni 1-5 e 8-9 di ogni ciclo di 28 giorni fino a progressione della malattia, tossicità inaccettabile o trapianto di cellule staminali ematopoietiche.

L'efficacia è stata stabilita sulla base del miglioramento di: sopravvivenza libera da eventi ( EFS ), sopravvivenza globale ( OS ) e tasso e della durata della remissione completa ( CR ).
La sopravvivenza EFS è stata definita come il tempo dalla randomizzazione fino al fallimento del trattamento, alla ricaduta dalla remissione o alla morte per qualsiasi causa, a seconda di quale si è verificata per prima.
Il fallimento del trattamento è stato definito come il mancato raggiungimento di una risposta completa entro 24 settimane.

Eventi di sopravvivenza EFS si sono verificati nel 65% dei pazienti nel braccio Ivosidenib più Azacitidina e nell'84% nel braccio placebo più Azacitidina ( hazard ratio, HR=0.35; IC 95%: 0.17, 0.72, p=0.0038 ).
La sopravvivenza globale mediana è stata di 24.0 mesi ( IC 95%: 11.3, 34.1 ) nel braccio Ivosidenib più Azacitidina e di 7.9 mesi ( IC 95%: 4.1, 11.3 ) nel braccio placebo più Azacitidina ( HR=0.44; IC 95%: 0.27, 0.73; p=0.0010 ).

La risposta completa è stata del 47% ( IC 95%: 35%, 59% ) nel braccio Ivosidenib più Azacitidina e del 15% ( IC 95%: 8%, 25% ) nel braccio placebo più Azacitidina.
La durata mediana della risposta completa non era stimabile ( NE ) nel braccio Ivosidenib più Azacitidina ( IC 95%: 13,0, NE ) e 11.2 mesi ( IC 95%: 3,2, NE ) nel braccio placebo più Azacitidina.

Le reazioni avverse più comuni di Ivosidenib in combinazione con Azacitidina o in monoterapia ( 25% o più in qualsiasi studio ) sono state: diarrea, affaticamento, edema, nausea, vomito, diminuzione dell'appetito, leucocitosi, artralgia, dispnea, dolore addominale, mucosite, eruzione cutanea, elettrocardiogramma con tratto QT prolungato, sindrome da differenziazione e mialgia.

Le informazioni sulla prescrizione di Tibsovo contengono un Boxed Warning che avverte gli operatori sanitari e i pazienti del rischio di sindrome da differenziazione che può essere pericolosa per la vita o avere esito fatale.

La dose raccomandata di Ivosidenib è di 500 mg da assumere per via orale una volta al giorno con o senza cibo fino a progressione della malattia o alla tossicità inaccettabile.
Iniziare la somministrazione di Ivosidenib il giorno 1 del ciclo 1 in associazione con Azacitidina 75 mg/m2 per via sottocutanea o endovenosa una volta al giorno nei giorni 1-7 ( o giorni 1-5 e 8-9 ) di ciascun ciclo di 28 giorni.
Per i pazienti senza progressione della malattia o tossicità inaccettabile, il trattamento è raccomandato per un minimo di 6 mesi per consentire la risposta clinica. ( Xagena )

Fonte: FDA, 2022

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