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Tumore del polmone non-a-piccole cellule ALK+, Alectinib superiore a Crizotinib come trattamento di prima linea


Nello studio di fase III ALEX, Alectinib ( Alecensa ) è risultato superiore a Crizotinib ( Xalkori ) in un setting di prima linea.
Alectinib ha ridotto in modo significativo il rischio di progressione della malattia ( PFS ) rispetto a Crizotinib nei pazienti con tumore del polmone non-a-piccole cellule ALK-positivo, in stadio avanzato.

E’ il secondo studio di fase III condotto per dimostrare che Alectinib è superiore come trattamento iniziale rispetto a Crizotinib in questo tipo di neoplasia polmonare.

Il profilo di sicurezza di Alectinib è stato in linea con quello osservato in studi precedenti, senza nuovi o inattesi eventi avversi.

A febbraio 2017, la Commissione Europea, in base ai risultati degli studi di fase I/II NP28673 e NP28761, ha approvato Alecensa come trattamento in monoterapia per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ALK+, precedentemente trattati con Crizotinib ( attuale terapia standard ).

Alectinib è un farmaco che viene somministrato per os nei pazienti con tumore NSCLC, i cui tumori sono positivi per il riarrangiamento ALK.

In un’analisi di dati aggregati relativi agli endpoint degli studi NP28673 e NP28761, Alectinib si è dimostrato attivo nelle metastasi cerebrali, questo sta ad indicare la possibilità che il farmaco riesca a penetrare la barriera ematoencefalica.
Il cervello, infatti, è protetto da una rete di cellule strettamente giunte tra loro che rivestono le pareti interne dei vasi sanguigni presenti nel cervello e nel midollo spinale.
Per impedire alle molecole di agire sul cervello, la barriera ematoencefalica mette in atto una serie di espedienti, tra cui l’espulsione attiva delle stesse attraverso un processo noto come efflusso attivo. Il sistema di efflusso attivo non riconosce Alectinib, il quale può quindi attraversare liberamente il tessuto cerebrale.

Nel mondo, il tumore del polmone ALK-positivo, viene diagnosticato a circa 75.000 persone ogni anno, più frequentemente in soggetti di giovane età ( età mediana 52 anni ) e nelle donne ( nel 54% dei casi circa ).
Inoltre, questa forma particolare di tumore al polmone viene di norma riscontrata in coloro che hanno un passato da fumatori leggeri o nessuna storia di tabagismo. ( Xagena )

Fonte: Roche, 2017

XagenaHeadlines2017



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