Donne sieropositive in terapia antiretrovirale e difetti alla nascita dei bambini
L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare il tasso di difetti alla nascita e i relativi fattori di rischio nei bambini nati da donne sieropositive che ricevono terapia con farmaci antiretrovirali nucleosidici e inibitori della proteasi.
I difetti alla nascita sono stati valutati tra i neonati appartenenti allo studio Pediatric AIDS Clinical Trials Group 316 che ha studiato la somministrazione di Nevirapina ( Viramune ) nel periparto nei regimi terapeutici antiretrovirali per la prevenzione della trasmissione da madre a figlio.
I difetti alla nascita sono stati rilevati in 60 bambini su 1.414 ( 4.2% ), compresi 30 su 636 ( 4.7% ) con esposizione alla terapia antiretrovirale nel primo trimestre e 30 su 778 ( 3.9% ) con esposizione solo dopo il primo trimestre ( p=0.51 ).
I tassi di classi di difetto sono stati simili tra il gruppo esposto nel primo trimestre rispetto ai gruppi di esposizione più tardiva, tranne che per i difetti cardiaci, che si sono verificati in 16 bambini ( 2.5% ) con esposizione alla terapia antiretrovirale nel primo trimestre, e in 6 neonati ( 0.8% ) con successiva esposizione ( p=0.02 ).
L'esposizione ai farmaci antiretrovirali non è stata associata a specifici difetti cardiaci.
Sono stati rilevati 2 casi di cardiomiopatia.
In conclusione, l'uso della terapia antiretrovirale in gravidanza non è stato associato ad un aumentato rischio complessivo di difetti alla nascita.
La possibile associazione tra esposizione ai farmaci antiretrovirali e difetti cardiaci richiede ulteriore sorveglianza. ( Xagena_2011 )
Watts DH et al, J Perinat Med 2011;39:163-170
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