Cancro alla prostata, Xtandi prima della chemioterapia - Approvazione dell'FDA
L'Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ), ha approvato Xtandi ( Enzalutamide ) quale terapia nei pazienti con cancro alla prostata la cui malattia è progredita nonostante il trattamento con farmaci per la deprivazione androgenica e prima dell’uso della chemioterapia.
La nuova indicazione si basa sui dati dello studio di fase 3 PREVAIL, pubblicato su The New England Journal of Medicine, che ha evidenziato una riduzione statisticamente significativa di circa il 30% del rischio di morte e un ritardo nella progressione radiografica del tumore o di morte dell’81%, rispetto ai pazienti trattati con placebo.
I pazienti trattati con Enzalutamide hanno presentato un ritardo di 17 mesi del momento di inizio della chemioterapia rispetto agli uomini che assumevano placebo ( 28.0 mesi versus 10.8 ).
Gli effetti indesiderati più comuni di Xtandi ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono: stanchezza, fratture ossee, vampate di calore e ipertensione.
Altri effetti indesiderati importanti comprendono: cadute, disturbo cognitivo ( difficoltà di pensiero, apprendimento e memoria ) e neutropenia ( bassi livelli di neutrofili, un tipo di globuli bianchi ). Inoltre, possono manifestarsi crisi convulsive in circa 4 pazienti su 1000.
Il medicinale non è indicato nelle donne e non deve essere somministrato a donne in gravidanza o che potrebbero esserlo.
Disponibile in monosomministrazione orale, Enzalutamide è un nuovo inibitore del segnale del recettore androgenico.
Enzalutamide agisce in tre modi distinti a livello del segnale del recettore androgenico: inibisce il legame del testosterone ai recettori androgenici; il legame del testosterone induce un cambiamento conformazionale che determina l’attivazione del recettore; inibisce la traslocazione nucleare dei recettori androgenici. ( Xagena_2014 )
Fonte: Astellas, 2014
Xagena_Medicina_2014