Primo anno dopo impianto di stent a rilascio di farmaci: predittori di interruzione del trattamento antipiastrinico
I predittori dell'interruzione della terapia antipiastrinica nel primo anno dopo l'impianto di stent medicato sono poco conosciuti.
È stato condotto uno studio prospettico con periodo di follow-up di 3, 6, 9 e 12 mesi su pazienti trattati con almeno uno stent medicato.
L'interruzione della terapia antipiastrinica è stata valutata su 1622 candidati per il periodo osservazionale ( 82.5% ).
In totale, 234 pazienti ( 14.4% ) hanno interrotto almeno un farmaco antipiastrinico, soprattutto Clopidogrel ( Plavix ) ( n=182, 11.8% ).
Eventi di sanguinamento o procedure invasive hanno portato all’interruzione della terapia antipiastrinica in 109 pazienti.
Questo risultato è stato predetto dal declino della funzione renale ( odds ratio, OR=2.81 ), precedente emorragia maggiore ( OR=3.77 ), malattia arteriosa periferica ( OR=1.78 ).
Decisioni mediche hanno portato a interruzione della terapia antipiastrinica in 70 pazienti, e questo è stato predetto da utilizzo a lungo termine della terapia anticoagulante ( OR=3.88 ), procedure mediche effettuate in un ospedale privato ( OR=13.3 ), e mancanza di informazioni relative ai farmaci ( OR=2.8 ).
Tra i pazienti arruolati, 39 hanno interrotto la terapia antipiastrinica di propria iniziativa, soprattutto immigrati ( OR=3.78 ) e utilizzatori di farmaci psicotropi ( OR=2.58 ).
In conclusione, l'interruzione della terapia antipiastrinica nel primo anno dopo l'impianto di stent a rilascio di farmaco si basa soprattutto su decisioni del paziente o su decisione medica non-associata a eventi di sanguinamento maggiore o procedure di chirurgia maggiore, e le variabili individuali e ospedaliere sono importanti predittori dell'interruzione della terapia antipiastrinica. ( Xagena_2010 )
Ferreira-González I et al, Circulation 2010; 122: 1017-1025
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