Studio ABSORB: fattibilità di impiego di stent bioassorbibili a eluizione di Everolimus nei pazienti con singola lesione coronarica de novo
Lo studio ABSORB ha valutato l’impiego di stent a eluizione di farmaco con piattaforma bioassorbibile tra i pazienti sottoposti ad intervento coronarico percutaneo ( PCI ), elettivo, per una lesione coronarica de novo.
Lo stent era a rilascio di Everolimus e la struttura bioassorbibile dello stent era composta da acido polilattico.
Il periodo osservazionale è stato di 5 anni.
Allo studio hanno preso parte 26 pazienti.
Al basale, il diametro luminale minimo medio era di 1.10 mm, la percentuale di stenosi era 59%, e la lunghezza della lesione era 8.66 mm.
A 6 mesi, la perdita tardiva in-stent è stata pari a 0.44 mm, il diametro luminale minimo 1.88 mm, e la stenosi 27%.
L’iperplasia neointimale intrastent all’ultrasonografia intravascolare ha mostrato un’ostruzione del 5.54% in volume. Il volume neointimale è risultato essere di 4.26 mm3.
Apposizione incompleta, a 6 mesi, era presente nel 23.1% dei pazienti, mentre l’apposizione incompleta acquisita tardivamente lo era nel 26.9% dei pazienti.
A 6 mesi un paziente è andato incontro ad infarto miocardico non-Q.
Non sono stati osservati altri importanti eventi clinici avversi ( nessuna morte cardiaca o rivascolarizzazione della lesione bersaglio guidata dall’ischemia ).
Non è stato osservato alcun caso di trombosi da stent.
Tra i pazienti sottoposti ad intervento coronarico percutaneo elettivo per una singola lesione coronarica de novo, i dati su un piccolo numero di pazienti e per un breve periodo osservazionale ha mostrato la fattibilità d’uso degli stent bioassorbibili a eluizione di Everolimus. ( Xagena_2007 )
Fonte: American College of Cardiology Meeting, 2007
Link: MedicinaNews.it
Cardio2007