Il Ramipril non riduce l’incidenza di fibrillazione atriale nei pazienti senza disfunzione ventricolare sinistra
Uno studio ha valutato l’effetto dell’Ace inibitore Ramipril ( Altace, Triatec ) sull’incidenza di fibrillazione atriale nei pazienti arruolati nello studio HOPE ( Heart Outcomes Prevention Evaluation ).
Analisi secondarie, retrospettive, di studi clinici di ampie dimensioni riguardanti gli Ace inibitori hanno indicato che questi farmaci sono in grado di prevenire la fibrillazione atriale.
Uno studio ha valutato il manifestarsi di fibrillazione atriale, così come l’ospedalizzazione, tra gli 8.335 partecipanti ad alto rischio dello studio HOPE, di età uguale a 55 anni o maggiore, senza insufficienza cardiaca o disfunzione sistolica ventricolare sinistra nota.
Il periodo osservazionale è stato di 4,5 anni.
Nell’arco di 4,5 anni, l’incidenza di nuovi episodi di fibrillazione atriale è risultata bassa ( 2.1% ) ed il Ramipril non ha ridotto in modo significativo la percentuale di nuovi episodi di fibrillazione atriale, rispetto al placebo ( 2% versus 2.2%, con un odds ratio di 0.92; p=0.57 ).
Questi risultati, aggiunti ai dati dei precedenti studi ( con l’esclusione degli studi con pazienti con disfunzione ventricolare sinistra ), non hanno mostrato nessuna significativa riduzione degli episodi di fibrillazione striale tra i pazienti trattati con gli Ace inibitori ( 5% versus 5.9%; rischio relativo= 0.92 ). ( Xagena_2007 )
Salehian O et, Am Heart J 2007; 154: 448-453
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XagenaFarmaci_2007