E’ stato valutato l'effetto della età sul beneficio clinico della chiusura del difetto del setto atriale negli adulti.

Hanno preso parte allo studio 236 pazienti consecutivi sottoposti a chiusura transcatetere del difetto del setto atriale ( 164 femmine, età media di 49 anni, 78 soggetti più giovani di 40 anni [ gruppo A ], 84 tra i 40 ei 60 anni [ gruppo B ] e 74 di età superiore a 60 anni [ gruppo C ] ).

La dimensione dei difetti ( media di 22 mm ) e il rapporto di derivazione ( Qp:Qs 2.2 ) non differivano tra i gruppi di età.
I pazienti più anziani presentavano sintomi in fase più avanzata; sia la pressione arteriosa polmonare ( r=0.65, P inferiore a 0.0001 ) sia la dimensione del ventricolo destro ( r=0.28, p inferiore a 0.0001 ) erano correlati, in modo significativo, all'età.

Post-intervento, la dimensione del ventricolo destro è diminuita, in media, da 41, 43 e 45 mm a 32, 34 e 37 mm, rispettivamente, per i gruppi A, B, e C (P inferiore a 0.0001), e la pressione arteriosa polmonare è diminuita, in media, da 31, 37 e 53 mmHg a 26, 30 e 43 mmHg ( p inferiore a 0.0001 ), rispettivamente.

Variazioni assolute nella dimensione del ventricolo destro ( P=0.80 ) e pressione arteriosa polmonare ( P=0.24 ) non differivano significativamente tra i gruppi.

I sintomi erano presenti nel 13, 49, e 83% dei pazienti prima dell’intervento, e in 3, 11, e 34% dopo l’intervento nei gruppi A, B, e C.

Lo stato funzionale era correlato alla pressione arteriosa polmonare.

In conclusione a qualsiasi età, la chiusura del difetto del setto atriale è seguita da un miglioramento della sintomatologia e dalla regressione della pressione arteriosa polmonare e delle dimensioni del ventricolo destro.
Tuttavia, il risultato migliore è stato ottenuto nei pazienti con minore alterazione funzionale e meno elevata pressione arteriosa polmonare.
Considerando il continuo aumento dei sintomi, il rimodellamento del ventricolo destro, e la pressione arteriosa polmonare con l'età, la chiusura del difetto del setto atriale deve essere raccomandata indipendentemente dai sintomi precoci dopo la diagnosi, anche negli adulti in età avanzata. ( Xagena_2011 )

Humenberger M et al, Eur Heart J 2011; 32: 553-560

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