Trattamento di infarto miocardico nei pazienti sottoposti ad angioplastica: Bivalirudina raccomandata in sostituzione di Eparina
La European Acute Cardiology Expert Task Force sul trattamento dell’infarto STEMI ( infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ) ha raccomandato l’impiego della Bivalirudina ( Angiox, Angiomax ) in sostituzione dell’Eparina associata a un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa ( inibitore GP IIb/IIIa ).
Secondo le linee guida, un anticoagulante deve essere impiegato nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ).
Gli Esperti hanno classificato la Bivalirudina in Classe I, livello di evidenza B.
La decisione del panel degli Esperti dell’ESC ( European Society of Cardiology ) è stata assunta, principalmente, sulla base dei risultati a 3 anni dello studio clinico HORIZONS-AMI, che ha coinvolto 3602 pazienti con infarto STEMI, sottoposti a PCI primario.
La Bivalirudina è un inibitore diretto della trombina per via iniettiva, con un meccanismo reversibile e una emivita di 25 minuti.
In Europa, Angiox trova indicazione come anticoagulante nei pazienti adulti che si devono sottoporre ad angioplastica , tra cui i pazienti con infarto STEMI che richiedono PCI primario.
Angiox è anche indicato nel trattamento dei pazienti adulti con angina instabile e infarto non STEMI ( infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST ) in caso di intervento urgente o precoce.
Gli eventi avversi più comuni riscontrati con Bivalirudina negli studi clinici di confronto con Eparina sono stati: dolore, dolore lombare, nausea, cefalea e ipotensione.
La Bivaluridina è controindicata nei pazienti con sanguinamento maggiore. ( Xagena_2012 )
Fonte: Euopean Society of Cardiology ( ESC ) Meeting, 2012
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