Pazienti con malattia coronarica: la chirurgia addominale maggiore non-vascolare è un importante fattore di rischio


La chirurgia addominale maggiore costituisce un significativo fattore predittivo per aumentate morbilità e mortalità perioperatorie nei pazienti coronaropatici.

In uno studio clinico prospettico osservazionale, 111 pazienti consecutivi con malattia coronarica, diagnosticata mediante coronarografia, sono stati sottoposti ad intervento chirurgico addominale non-vascolare a cielo aperto, in anestesia generale.

I pazienti sono stati suddivisi in sottogruppi in base alla durata dell'intervento chirurgico: inferiore a 3 ore [ 75/111 ( 67.6% ) pazienti ] e superiore a 3 ore [ 36/111 ( 32.4% ) pazienti ], e confrontati in base alle complicanze cardiache perioperatorie.

I pazienti sono stati seguiti fino alla trentesima giornata postoperatoria.

Sono state osservate differenze statisticamente significative, tra i sottogruppi analizzati, in termini di incidenza di morte cardiaca entro la trentesima giornata postoperatoria: nel gruppo con durata dell’intervento inferiore a 3 ore l’incidenza è stata pari allo 0% contro l’8.3% nel gruppo in cui l’intervento chirurgico è durato più di 3 ore ( p<0.01 ).

Dallo studio è emersa una differenza fortemente significativa in termini di incidenza di complicanze cardiache perioperatorie previste tra i sottogruppi di pazienti affetti da coronaropatia sottoposti ad intervento chirurgico addominale non vascolare a cielo aperto in anestesia generale, in relazione alla durata dello stesso intervento chirurgico. ( Xagena_2009 )

Karapandzic VM et al, Chirurgia 2009;22:249-254



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