Teplizumab rallenta la progressione verso il diabete clinico di tipo 1 nelle persone ad alto rischio
Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune cronica caratterizzata da distruzione delle cellule beta che producono insulina e alla dipendenza dall'Insulina esogena per la sopravvivenza.
Nonostante alcuni interventi siano in grado di ritardare la perdita di produzione di insulina nei pazienti con diabete di tipo 1, ma sono necessari interventi che potrebbero influenzare la progressione clinica prima della diagnosi.
Uno studio di fase 2, randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco, ha valutato l'anticorpo anti-CD3 Teplizumab.
Sono stati coinvolti parenti di pazienti affetti da diabete di tipo 1 privi di diabete ma che erano ad alto rischio di sviluppo di malattia clinica.
I pazienti sono stati assegnati in modo random a un singolo ciclo di 14 giorni di Teplizumab oppure placebo.
Il follow-up per la progressione a diabete clinico di tipo 1 è stato effettuato mediante il test orale di tolleranza al glucosio [ OGTT ] a intervalli di 6 mesi.
In totale 76 partecipanti ( 55 dei quali avevano 18 anni o età inferiore, 72% ) sono stati randomizzati: 44 con Teplizumab e 32 con placebo.
Il tempo mediano alla diagnosi di diabete di tipo 1 è stato di 48.4 mesi nel gruppo Teplizumab e 24.4 mesi nel gruppo placebo; la malattia è stata diagnosticata in 19 ( 43% ) dei partecipanti che hanno ricevuto Teplizumab e in 23 ( 72% ) di quelli che hanno ricevuto placebo.
L'hazard ratio ( HR ) per la diagnosi di diabete di tipo 1 ( Teplizumab versus placebo ) è stato pari a 0.41 ( P=0.006 ).
I tassi annuali di diagnosi di diabete sono stati pari al 14.9% all'anno nel gruppo Teplizumab e del 35.9% all'anno nel gruppo placebo.
Sono stati riscontrati eventi avversi come eruzione cutanea e linfopenia transitoria.
Le cellule T KLRG1+TIGIT+CD8+ erano più comuni nel gruppo Teplizumab che nel gruppo placebo.
Tra i soggetti che erano HLA-DR3-negativi, HLA-DR4-positivi o negativi all'anticorpo anti-ZnT8, meno partecipanti nel gruppo Teplizumab rispetto al gruppo placebo hanno presentato diagnosi di diabete.
Teplizumab ha ritardato la progressione verso il diabete clinico di tipo 1 nei partecipanti ad alto rischio. ( Xagena_2019 )
Herold KC et al, N Engl J Med 2019; 381: 603-613
Xagena_Medicina_2019