Farmacogenetica della tossicità della terapia antileucemica
Ricercatori del St. Jude Children’s Research Hospital hanno scoperto l’esistenza di variazioni ereditarie in alcuni geni che rendevano i bambini con leucemia linfoblastica acuta suscettibili agli effetti tossici dei chemioterapici.
Queste variazioni, denominate polimorfismi, si presentano in geni che possono influenzare la farmacodinamica dei chemioterapici.
Lo studio ha coinvolto 240 bambini.
E’ stato estratto il DNA dei leucociti sani dei pazienti, e sono stati ricercati 16 polimorfismi, noti per essere presenti nei geni associati alla farmacodinamica.
Lo studio ha mostrato che alcuni dei 16 polimorfismi genetici erano associati ad effetti tossici durante più fasi del trattamento, ed alcuni hanno causato più di un tipo di tossicità.
Alcuni polimorfismi influenzavano la farmacocinetica di specifici farmaci. Le variazioni nella farmacocinetica possono alterare i livelli dei farmaci nell’organismo, con conseguente inefficacia o raggiungimento di livelli tossici.
Durante la fase di induzione, quando vengono impiegati gli steroidi, i polimorfismi a livello del gene del recettore della vitamina D ( odd ratio OR= 6,85 ) e del gene del citocromo P450 3A5 ( OR = 4,1 ) sono risultati associati a tossicità gastrointestinale ed infezioni, rispettivamente.
Durante la fase di consolidamento, quando vengono impiegati gli antifolati, il polimorfismo del carrier del folato ridotto è in grado di predire la tossicità gastrointestinale ( OR = 10.4 ), ed anche nella fase di continuazione ( OR = 2.01 ).
In tutte e tre le fasi di trattamento della leucemia linfoblastica acuta il polimorfismo della glucuronosiltransferasi è in grado di predire l’iperbilirubinemia e la clearance del Metotrexato, che è indipendentemente associato all’iperbilirubinemia.
I polimorfismi della linea germinale rappresentano determinanti significativi di tossicità della terapia antileucemica. ( Xagena_2007 )
Kishi S et al, Blood 2007; 109: 4151-4157
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