Sorafenib ( Nexavar ) ha mostrato risultati promettenti nel trattamento di pazienti con carcinoma della tiroide avanzato o metastatico.
Tuttavia, l'effetto terapeutico non è stato valutato in pazienti con metastasi cerebrali da carcinoma follicolare della tiroide ( FTC ).
E’ stato riportato il caso di una paziente in cui è stato utilizzato questo trattamento con una risposta relativamente favorevole.

Una donna di 56 anni di età aveva subito una tiroidectomia 8 anni prima per carcinoma follicolare della tiroide.
Successivamente ha sviluppato metastasi polmonari per le quali ha ricevuto 7 cicli di terapia con Iodio radioattivo ( 131I ).
La paziente ha sviluppato emiplegia destra e altri sintomi, ed è stata trovata una lesione del lobo parietale sinistro di circa 5 cm.

La radiochirurgia con una dose totale di 28 Gy ( 7 Gy/die per 4 giorni ) per trattare la lesione cerebrale metastatica è risultata inefficace.
Quindi è stata trattata con Sorafenib, 200 per os con somministrazione due volte al giorno ( bid ).

I sintomi e i segni sono notevolmente e costantemente migliorati dopo l'inizio del trattamento con Sorafenib.

Una risposta parziale nelle metastasi cerebrali e malattia stabile nelle lesioni metastatiche polmonari sono state verificate mediante reperti di imaging consecutivi per più di un anno.

A parte la alopecia, non si sono verificati altri eventi avversi correlati al trattamento.

In conclusione, la terapia mirata, ad esempio con Sorafenib, potrebbe essere una efficace strategia terapeutica alternativa nel trattamento di metastasi cerebrali progressive da carcinoma differenziato della tiroide quando la chirurgia, la radioterapia esterna e lo Iodio radioattivo non sono adatti o danno scarsi risultati.
Un protocollo con bassa dose sostenuta di Sorafenib ( 200 mg, bid ) può essere ben tollerato, senza compromettere il mantenimento degli effetti terapeutici. ( Xagena_2012 )

Shen Y et al, Thyroid 2012; Epub ahead of print

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