Zepatier per il trattamento dell'infezione da epatite C cronica
La Commissione europea ( CE ) ha approvato l'uso di Zepatier ( Elbasvir e Grazoprevir ), in combinazione o meno con Ribavirina ( RBV ), per il trattamento dell'infezione da virus dell'epatite C cronica ( HCV ) di genotipo ( GT ) 1 o GT4 nei pazienti adulti.
Zepatier è disponibile sotto forma di compressa di combinazione a dosaggio fisso, da somministrare una volta al giorno, contenente Elbasvir, un inibitore del complesso di replicazione NS5A ( 50 mg ) e Grazoprevir, un inibitore della proteasi NS53/4A ( 100 mg ).
Il Programma di sviluppo clinico di Zepatier è stato progettato per includere casi con problemi noti di trattamento, come quelli con cirrosi compensata o con precedenti fallimenti terapeutici a base di Interferone più Ribavirina, in combinazione o meno con un inibitore della proteasi HCV.
Nel corso degli studi clinici, i tassi globali di risposta virologica sostenuta ( SVR ) a 12 settimane dal completamento della terapia ( SVR12, guarigione virologica valutata in base alla non-rilevabilità di livelli di HCV-RNA ) sono stati ottenuti nel 96% ( 301 su 312 ) dei pazienti con infezione da HCV cronica di GT1b trattati con Zepatier per 12 settimane.
Per quanto riguarda i pazienti con infezione da HCV cronica di GT1a, il 93% ( 483 su 519 ) e il 95% ( 55 su 58 ) sono guariti a seguito del trattamento rispettivamente con Zepatier somministrato per 12 settimane o con Zepatier somministrato in combinazione con Ribavirina per 16 settimane.
Il 94% ( 61 su 65 ) e il 100% ( 8 su 8 ) dei pazienti con infezione da HCV di GT4 sono guariti rispettivamente con Zepatier somministrato per 12 settimane o con Zepatier più Ribavirina somministrato per 16 settimane.
L'infezione da HCV cronica rappresenta un grave problema di salute pubblica che colpisce oltre 170 milioni di persone nel mondo, 15 milioni dei quali in Europa.
Dei 6 genotipi di HCV cronica, il GT1 è il più comune a livello europeo e rappresenta circa il 66% dei casi, con infezioni di GT1b prevalenti nella maggior parte dei paesi europei.
E' stato inoltre rilevato un aumento della prevalenza dell'infezione GT4 in Europa.
Per i pazienti con infezione HCV cronica di GT1 o GT4 si raccomanda un regime posologico monogiornaliero della durata di 12 settimane.
Per alcuni pazienti va valutato un regime a base di Zepatier in combinazione con Ribavirina della durata di 16 settimane.
Non sono necessari aggiustamenti delle dosi in caso di somministrazione di Zepatier con correttori dell'acidità.
Il profilo di efficacia e di sicurezza di Zepatier è stato valutato nel corso di 8 studi clinici su circa 2.000 pazienti.
Obiettivo del programma di sviluppo era effettuare studi investigativi su Zepatier in diversi pazienti affetti da infezione cronica da virus HCV, compresi quelli sottoposti a base di agonisti oppioidi, con malattia renale cronica o con co-infezione HCV/HIV-1.
Per tutti gli studi clinici, l'endpoint primario di efficacia era il tasso di risposta virologica sostenuta a 12 settimane ( SVR12 ).
Zepatier è controindicato nei pazienti con ipersensibilità ai principi attivi o a uno qualsiasi degli eccipienti, oltre che nei pazienti con insufficienza epatica da moderata a grave ( Child-Pugh B o C ). È inoltre controindicata la somministrazione di Zepatier in combinazione con inibitori del polipeptide trasportatore di anioni organici 1B ( OATP1B ) o con induttori del citocromo P450 3A ( CYP3A ) o ancora della p-glicoproteina ( P-gp ).
Il tasso di innalzamento tardivo dei valori di alanina transaminasi ( ALT ) durante il trattamento è direttamente correlato all'esposizione del plasma al Grazoprevir.
Nel corso degli studi clinici con Zepatier, in combinazione o meno con Ribavirina, sono stati riscontrati aumenti delle transaminasi da livelli normali a oltre 5 volte il limite superiore dei valori normali ( ULN ) in meno dell'1% dei soggetti trattati.
Tassi di innalzamento tardivo di ALT superiori sono stati riscontrati nelle donne ( 2% [ 11 su 652 ] ), negli asiatici ( 2% [ 4 su 165 ] ) e nei soggetti di età maggiore o uguale a 65 anni ( 2% [ 3 su 187 ] ).
Questi innalzamenti tardivi di ALT in genere si sono verificati alla settimana di trattamento 8 o successivamente.
Effettuare test di laboratorio sulla funzionalità epatica prima della terapia e alla settimana 8 di trattamento, oltre che in base del quadro clinico.
Per i pazienti sottoposti a 16 settimane di terapia, effettuare ulteriori test di laboratorio sulla funzionalità epatica alla settimana 12 di trattamento.
I pazienti dovrebbero rivolgersi immediatamente al medico curante in caso di affaticamento, debolezza, inappetenza, nausea e vomito, ittero o di feci scolorite.
E' necessario valutare l'interruzione di Zepatier con livelli confermati dell'ALT 10 volte più elevati del limite superiore normale.
Inoltre, Zepatier deve essere interrotto in caso di incremento di ALT accompagnato da segni o sintomi di infiammazione del fegato o di aumento della bilirubina coniugata, della fosfatasi alcalina o del Rapporto internazionale normalizzato ( INR ).
Zepatier contiene Lattosio monoidrato. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi di Lapp o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Zepatier contiene 3.04 mmol ( 69.85 mg ) di sodio per dose. Questo valore va calcolato per i pazienti che seguono una dieta iposodica.
Negli studi clinici, le reazioni avverse più comunemente riportate ( maggiori del 10% ) sono state: affaticamento e cefalea.
Meno dell'1% dei soggetti trattati con Zepatier in combinazione o meno con Ribavirina ha riportato reazioni avverse gravi ( dolore addominale, attacco ischemico transitorio [ TIA ] e anemia ).
Meno dell'1% dei soggetti trattati con Zepatier in combinazione o meno con Ribavirina ha interrotto definitivamente il trattamento a causa di reazioni avverse.
La frequenza delle reazioni avverse gravi e delle interruzioni del trattamento dovute a reazioni avverse nei soggetti con cirrosi compensata erano paragonabili a quelle osservate nei pazienti non affetti da cirrosi. ( Xagena_2017 )
Fonte: Merck ( MSD ), 2017
Xagena_Medicina_2017