Alopecia areata: Olumiant, un inibitore di JAK. Approvato dall'FDA
Per la prima volta, l'Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ) ha autorizzato un farmaco in compresse orale per il trattamento dei pazienti adulti affetti da alopecia areata grave, un disturbo che si manifesta principalmente con calvizie a chiazze e che colpisce ogni anno più di 300.000 persone solo negli Stati Uniti.
Baricitinib ( Olumiant ), un inibitore della Janus chinasi ( JAK ), è la prima terapia sistemica approvata da parte della FDA per questa patologia.
L’alopecia areata causa la perdita a chiazze, temporanea o permanente, di capelli e peli corporei, causando un notevole disagio nelle persone affette.
Solitamente, le zone più colpite sono testa e viso, anche se la patologia può coinvolgere altre aree del corpo.
Il decorso della malattia varia da persona a persona: in alcuni la perdita di capelli può manifestarsi ripetutamente per tutta la vita, mentre in altri può verificarsi soltanto in un singolo episodio.
Anche il recupero è imprevedibile, dato che a certi pazienti i capelli ricrescono completamente, ad altri no.
L’alopecia areata è una malattia autoimmune in cui l’organismo attacca i propri follicoli piliferi.
Baricitinib interferisce proprio con la via che porta all’infiammazione, riducendo gli effetti della patologia.
L'efficacia e la sicurezza di Baricitinib sono state analizzate in due studi randomizzati, in doppio cieco e controllati con placebo ( BRAVE-AA1 e BRAVE-AA2 ), condotti su un totale di 1.200 pazienti con alopecia areata che presentavano una perdita di capelli di almeno il 50%.
Ciascun studio ha suddiviso i partecipanti in tre gruppi: un gruppo placebo, un gruppo che ha ricevuto Baricitinib a una dose di 2 mg al giorno e un gruppo che ha ricevuto Baricitinib a una dose di 4 mg al giorno.
Dopo 36 settimane, quasi il 40% di coloro che hanno assunto la dose più alta del farmaco ha visto ricrescere l'80% dei capelli, rispetto a circa il 23% del gruppo con la dose più bassa e al 5% del gruppo placebo.
Circa il 45% dei pazienti nel gruppo a dose più alta ha visto anche una ricrescita significativa di ciglia e sopracciglia.
Nello studio BRAVE-AA1, il 22% dei 184 pazienti che hanno ricevuto 2 mg di Baricitinib e il 35% dei 281 pazienti che ne hanno ricevuti 4 milligrammi hanno raggiunto un risultato adeguato nella ricrescita dei capelli, rispetto al 5% dei 189 pazienti sottoposti a placebo.
Nella sperimentazione BRAVE-AA2, invece, il 17% dei 156 pazienti che hanno ricevuto 2 mg di farmaco e il 32% dei 234 pazienti che ne hanno ricevuti 4 mg hanno raggiunto una ricrescita adeguata, rispetto al 3% dei 156 pazienti sottoposti a placebo.
Gli effetti collaterali più comuni correlati al trattamento sono stati: infezioni del tratto respiratorio superiore, mal di testa, acne, colesterolo alto e aumento di un enzima chiamato creatin-fosfochinasi.
L'uso di Baricitinib non è raccomandato in combinazione con altri inibitori di JAK, immunomodulatori biologici, Ciclosporina o altri immunosoppressori. ( Xagena_2022 )
Fonte: Eli Lilly, 2022
Xagena_Medicina_2022