Bimekizumab, un anticorpo monoclonale ad azione inibitoria di IL-17A e IL-17F, nella terapia della psoriasi a placche da moderata a grave


Bimekizumab ( Bimzelx ) è un anticorpo monoclonale umanizzato IgG1 che neutralizza direttamente e selettivamente le interleuchine IL-17A e IL-17F, due citochine che svolgono un ruolo chiave nei processi infiammatori.
IL-17F ha una funzione biologica sovrapponibile a quella di IL-17A e alimenta il processo infiammatorio in modo indipendente da quest’ultima.
L’inibizione selettiva di IL-17F, in aggiunta a quella di IL-17A, determina, per questo motivo, una soppressione del processo infiammatorio maggiore di quanto possa avvenire con l’inibizione della sola IL-17A.

Tre studi principali hanno dimostrato l’efficacia di Bimzelx nel trattamento di pazienti adulti affetti da psoriasi a placche da moderata a grave. La malattia si è alleviata in misura maggiore nei pazienti trattati con Bimzelx rispetto a quelli che avevano assunto placebo o altri due medicinali per la psoriasi ( Ustekinumab o Adalimumab ).
Nei tre studi condotti su un totale di 1 480 pazienti, dopo 16 settimane l’85-91% circa di quelli trattati con Bimzelx ogni 4 settimane ha riportato una riduzione di circa il 90% nei punteggi PASI ( una misura della gravità della psoriasi e della condizione della zona cutanea interessata ), a fronte dell’1-5% dei pazienti che avevano assunto placebo ( in 2 degli studi ), del 50% di quelli trattati con Ustekinumab ( in 1 degli studi ) e del 47% di quelli trattati con Adalimumab ( in 1 degli studi ). Inoltre, dopo 16 settimane l’84-93% dei pazienti trattati con Bimzelx presentava una cute esente o quasi da lesioni, rispetto all’1-5% di quelli ai quali era stato somministrato placebo, al 53% dei pazienti trattati con Ustekinumab e al 57% di quelli trattati con Adalimumab.

Gli effetti indesiderati più comuni di Bimzelx sono infezioni delle vie respiratorie superiori ( naso e gola ), che possono riguardare più di 1 persona su 10, e candidiasi orale ( candidosi, un’infezione fungina della bocca o della gola ), che può riguardare fino a 1 persona su 10.
Il farmaco non deve essere somministrato a pazienti con un’infezione clinicamente importante in corso, come la tubercolosi attiva.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica diffusa, con coinvolgimento primario della pelle. Questa condizione colpisce uomini e donne di ogni età ed etnia. I segni e i sintomi della psoriasi sono vari, ma possono includere chiazze rossastre ricoperte da squame argentee, pelle secca e screpolata che può sanguinare e lesioni ungueali di diverso grado.
La psoriasi colpisce quasi il 3% della popolazione, circa 125 milioni di persone in tutto il mondo.
Rimangono ancora unmet needs nel trattamento della psoriasi. Secondo una ricerca condotta sulla popolazione generale, circa il 30% dei pazienti con psoriasi riferisce che i suoi personali obiettivi primari di terapia, tra cui mantenere i sintomi sotto controllo, ridurre il prurito e diminuire la desquamazione, non sono raggiunti dal trattamento in uso al momento dell’indagine.
La psoriasi ha un considerevole impatto psicologico e sulla qualità della vita, influenzando potenzialmente il lavoro, il tempo libero, le relazioni, la sessualità, la vita familiare e sociale. ( Xagena_2023 )

Fonte: EMA, 2023

Xagena_Medicina_2023