Vitamine antiossidanti: impiegare con cautela
Sono considerate vitamine antiossidanti: 1) vitamina-A e Beta-carotene; 2) vitamina-C; 3) vitamina-E.
Le vitamine antiossidanti possono avere duplici ed opposti effetti: essere riducenti ( effetto di detossificazione ) oppure pro-ossidanti ( cioè favorire l'ossidazione delle sostanze ).
Una delle condizioni che rendono le vitamine antiossidanti dannose per l'organismo è la somministrazione di alti dosaggi.
Vitamina A e Beta-carotene
Il Beta-carotene era stato proposto alcuni anni fa come una sostanza in grado di prevenire l'insorgenza di alcuni tumori. Due studi clinici hanno invece dimostrato il contrario.
Secondo l'Atbc Cancer Prevention Study nei fumatori, a cui era stato somministrato Beta-carotene, è stato riscontrato un aumento di neoplasie polmonari.
Dal Caret Study è emerso che nei fumatori, il gruppo trattato con Beta-carotene e vitamina A presentava un aumento di carcinoma polmonare e di mortalità totale ( cardiovascolare e tumorale ).
Vitamina C
Una delle proprietà della vitamina C è quella di mantenere il ferro nella sua forma ridotta ( Fe++ ), favorendone l'assorbimento. Il ferro nella sua forma libera è un potente ossidante trasformandosi in Fe+++ e radicale ossidrilico.
La vitamina C assunta ad alti dosaggi ( circa 10 volte il dosaggio raccomandato ) può rivelarsi tossica, producendo radicali liberi.
Inoltre gli alti dosaggi di vitamina C causano diarrea e produzione di calcoli renali di ossalato.
Vitamina E
La vitamina E ha attività antiossidante, antiaggregante piastrinica e possiede proprietà immunostimolanti. Negli alimenti è presente soprattutto come gamma-tocoferolo, mentre gli integratori vitaminici contengono alfa-Tocoferolo. L'alfa-tocoferolo può ostacolare in vivo l'azione antiossidante della forma gamma. ( Xagena_2000 )