Prevenzione delle infezioni di origine batterica delle vie respiratorie
E’ in arrivo dall’Australia la nuova ondata influenzale. Secondo le previsioni dell’Oms ( Organizzazione Mondiale della Sanità ), i casi di contagio attesi solo in Occidente riguarderanno circa 100 milioni di persone, per una stima di 2,2 milioni di casi di ricovero.
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ( ECDC ) ha consigliato il vaccino a persone che soffrono di malattie croniche, a persone che hanno superato i 65 anni di età e ai bambini dai 6 ai 24 mesi.
Inoltre è consigliata la prevenzione anche per tutti gli operatori sanitari o per le persone che vivono a stretto contatto con i soggetti a rischio.
Si sta osservando però sempre più un aumento della resistenza dei virus influenzali ai farmaci antivirali.
La resistenza all’Amantadina ( Mantadan ) e alla Rimantadina ( Flumadine ), due inibitori M2, si mantiene elevata tra i virus dell’influenza A(H3N2), in particolare tra i virus strettamente legati geneticamente all’A/Brisbane/10/2007.
La resistenza agli inibitori della neuraminidasi, Oseltamivir ( Tamiflu ) per il virus A(H1N1), è stata rilevata in numerosi Paesi. La proporzione di virus resistenti all’Oseltamivir varia dallo 0% al 64%.
L’OMS raccomanda che il vaccino utilizzato per la stagione influenzale 2008-2009 sia così composto: un virus simil-A/Brisbane/59/2007 (H1N1), un virus simil-A/Brisbane/10/2007 ( H3N2), un virus simil-B/Florida/4/2007 (H3N2).
L’influenza non è sempre una patologia benigna.
Infatti quando i sintomi dell’influenza persistono per un periodo di tempo superiore ad una settimana, è possibile che l’infezione, anziché restare limitata alle prime vie respiratorie, si sia propagata ai bronchi e ai polmoni.
Le più comuni complicanze dell’influenza sono la bronchite e la polmonite.
Sono più a rischio di sovrainfezioni i bambini piccoli, gli anziani, le persone che hanno disturbi frequenti ai polmoni, i diabetici e le persone affette da malattie cardiache.
Nelle persone che soffrono di malattie respiratorie croniche e nei malati di cuore, la complicanza più comune è la polmonite.
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Nippon Medical School, esiste una sinergia tra il virus influenzale e lo Streptococcus pneumoniae, uno dei principali batteri responsabili della polmonite. Il virus infatti distruggendo l’epitelio respiratorio, prepara il terreno per l’adesione batterica. Inoltre, il virus, creando un’immunosoppressione, favorisce la sovrainfezione batterica.
Lo Streptococcus pneumoniae è il principale responsabile delle polmoniti secondarie all’influenza, seguito dallo Staphylococcus aureus che rappresenta il 25% dei casi.
Anche l’Haemophilus influenzae può causare polmonite. I ceppi contenenti il polisaccaride capsulare di tipo b ( Hib ) sono i più virulenti e quelli più spesso responsabili delle forme gravi.
Un utile trattamento profilattico, per via orale, per prevenire le infezioni respiratorie di natura batterica, è rappresentato dal Buccalin, un vaccino per os, che deve essere assunto all'inizio della stagione fredda e durante l'inverno.
La posologia è la seguente: bambini , 1 compressa il primo e il secondo giorno e 2 compresse il terzo giorno, al mattino a digiuno; adulti , 1 compressa il primo giorno, 2 compresse il secondo giorno e 4 compresse il terzo giorno, al mattino a digiuno.
Il Buccalin è costituito da alcuni ceppi batterici delle vie respiratorie, in forma inattivata: Streptococcus ( Diplococcus ) pneumoniae I, II, III, Streptococcus haemolyticus, Staphylococcus aureus, Haemophilus influenzae.
Il Buccalin stimola l'immunità sistemica cellulo-mediata ed umorale contro i più importanti batteri patogeni delle vie aeree e migliora l'immunoresistenza specifica della mucosa respiratoria, con produzione di IgA secretorie.
La vaccinazione non è indicata in gravidanza, se non in caso di effettiva necessità a giudizio del medico. Durante l'allattamento non sono segnalati particolari rischi. ( Xagena_2008 )
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XagenaFarmaci_2008