Reazioni avverse causate dalla Sibutramina, un farmaco anti-obesità
La Sibutramina ( Meridia/Reductil ) è un inibitore della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, in grado di produrre perdita di peso corporeo.
Dal 2002, l’ADRAC ( Adverse Drug Reactions Advisory Committee ) ha ricevuto 138 segnalazioni per 404 reazioni avverse associate alla Sibutramina.
Reazioni avverse :
- neurologiche: 62, di cui cefalea 20, capogiri 14, sindrome della serotonina 5;
- psichiatriche: 50, di cui depressione 12, ansia 11, insonnia 10, aggressività 6, agitazione 6;
- gastrointestinali: 33, di cui nausea 9, costipazione 6, secchezza della fauci 6;
- cardiache: 31, di cui disturbi del ritmo 11, palpitazioni 9, dolore toracico 4;
- vascolari: 26, di cui ipertensione 8;
- respiratorie : 15, di cui dispnea 11.
Le reazioni psichiatriche ( depressione, mania ) prodotte dalla Sibutramina hanno presentato un tempo di insorgenza relativamente breve, variando da 1 a 13 giorni.
La maggior parte dei pazienti ( 11 ) ha recuperato dopo aver sospeso l’assunzione della Sibutramina.
Le segnalazioni comprendevano 2 ideazioni suicidarie e 2 tentativi di suicidio.
Ci sono state segnalazioni di casi di mania dopo assunzione della Sibutramina.
Tra le reazioni avverse cardiovascolari , disturbi del ritmo cardiaco, palpitazioni e dolore toracico.
I più gravi effetti indesiderati cardiovascolari riscontrati con la Sibutramina sono stati: fibrillazione ventricolare con arresto cardiaco ed infarto miocardico.
Ci sono state anche segnalazioni di aumento dei valori pressori.
La sindrome da serotonina è stata riportata in 5 casi, con tempo di insorgenza di 1-22 giorni.
La Sibutramina non dovrebbe essere impiegata in combinazione con altri farmaci attivi sul sistema nervoso centrale, come inibitori MAO ( monoaminoossidasi ) e farmaci SSRI ( inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ) per la possibile interazione ed il rischio di sindrome da serotonina.
La Sibutramina non è raccomandata per i pazienti con una storia di malattia cardiaca, poiché tende ad aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. ( Xagena_2006 )
Fonte: Australian Adverse Drug Reaction Bulletin, 2006
Link: MedicinaNews.it
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