Insorgenza di fistola tracheoesofagea con l’antitumorale Avastin
Roche ha comunicato importanti e nuove informazioni sulla sicurezza relative ad Avastin ( Bevacizumab ). Tali informazioni riguardano l’insorgenza di fistola tracheoesofagea, verificatasi in uno studio che prevedeva la somministrazione concomitante di chemioterapia e radioterapia + Avastin nei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule ( SCLC ) in fase di malattia limitata.
Avastin non è indicato nel tumore polmonare a piccole cellule, né in associazione con radioterapia e chemioterapia concomitanti.
Roche raccomanda di sospendere definitivamente l'uso di Avastin nei pazienti con fistola tracheoesofagea o con qualunque fistola di 4°grado.
Le informazioni disponibili sull'uso continuativo di Avastin nei pazienti con altri tipi di fistola sono scarse.
In presenza di fistole interne non a carico del tratto gastrointestinale va presa in considerazione la sospensione di Avastin.
Ulteriori informazioni sulla sicurezza d’uso
Le informazioni inerenti l’insorgenza di fistola tracheoesofagea provengono da uno studio multicentrico di fase II, con un solo braccio, nei pazienti con tumore polmonare a piccole cellule in fase di malattia limitata, trattati con quattro cicli di Irinotecan, Carboplatino, radioterapia e Bevacizumab in concomitanza, seguiti da Bevacizumab come terapia di mantenimento per un massimo di 6 mesi.
In questo studio si sono verificati due eventi avversi gravi confermati di fistola tracheoesofagea, di cui uno fatale, riportati tra i primi 29 pazienti arruolati.
È stato riportato anche un terzo evento fatale ( emorragia del tratto aerodigestivo superiore e decesso per cause sconosciute ), nel quale la presenza di una fistola tracheoesofagea è stata sospettata ma non confermata. Tutti e tre gli eventi si sono verificati durante la fase di mantenimento dello studio con Avastin ( cioè durante il trattamento continuativo con Bevacizumab in monoterapia ), in presenza di esofagite persistente ( maggiore o uguale a 4 settimane ).
Da una revisione di tutti i dati disponibili dagli studi clinici su Avastin e dalle segnalazioni spontanee è emerso che gli eventi relativi a fistole tracheoesofagee osservati finora con Avastin sono stati riportati nei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule, carcinoma polmonare non a piccole cellule e carcinoma esofageo. Non è stato chiarito se nei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule questo gruppo di eventi sia stato influenzato dall'impiego concomitante della radioterapia.
Sulla base dei risultati dell'analisi attuale, anche nei pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto esisterebbe il rischio, seppur minimo, di fistole tracheoesofagee; d'altra parte, date le dimensioni del database è impossibile sia confermare che escludere la possibilità della fistola tracheoesofagea come una rara reazione avversa da farmaco in altre indicazioni.
Nella letteratura pubblicata le informazioni sulla frequenza di base della fistola tracheoesofagea nei pazienti con tumore polmonare a piccole cellule in fase di malattia limitata sono scarse. Attualmente si stima essere minore dell’1%. L'incidenza della fistola tracheoesofagea osservata finora in questo studio è superiore a questo valore.
A causa del numero limitato di pazienti trattati nell'ambito del tumore polmonare a piccole cellule in fase di malattia limitata e della natura non randomizzata di questo studio, non è possibile distinguere la tossicità qui osservata da altri fattori di rischio per lo sviluppo della fistola tracheoesofagea, come la sensibilità degli organi intratoracici alla sola chemioterapia o radioterapia.
Fistole gastrointestinali ed altre fistole
Negli studi clinici su Avastin e nell'esperienza post-marketing è stata riportata un'incidenza comune ( maggiore o uguale a 1% - minore di 10% ) delle fistole gastrointestinali nei pazienti con carcinoma metastatico del colon-retto, ma lo stesso evento è stato riportato meno di frequente anche nei pazienti con altri tipi di neoplasie ( es. carcinoma mammario, carcinoma del polmone e altri ).
Nel complesso delle varie indicazioni si sono avute segnalazioni di altri tipi di fistole ( broncopleuriche, urogenitali e biliari ) classificate come non comuni ( maggiori o uguali a 0,1% - minori di 1% ).
Altri fattori di rischio, come la diagnosi di tumore, la progressione neoplastica, i trattamenti antitumorali, sono notoriamente associati a un maggiore rischio di sviluppare delle fistole, ma non si può escludere che Avastin abbia un ruolo nell'incrementare tale rischio.
Gli eventi sono stati riportati in momenti diversi durante il trattamento, da una settimana a oltre 1 anno dall'inizio dell'assunzione di Avastin; la maggior parte degli eventi però si è verificata nei primi 6 mesi di terapia.
Sulla base di questa più aggiornata revisione dei dati, si può concludere che le segnalazioni inerenti fistole gastrointestinali non sono limitati alle indicazioni gastrointestinali e che altri tipi di fistole sono state riportate in tutte le indicazioni.
Per questo si raccomanda di sospendere definitivamente l'uso di Avastin nei pazienti con qualunque fistola di 4° grado. Le informazioni disponibili sull'uso continuativo di Avastin nei pazienti con altre fistole sono scarse. In presenza di fistole interne non a carico del tratto gastrointestinale va presa in considerazione la sospensione di Avastin.
Attualmente l'uso di Avastin è autorizzato nel trattamento di prima linea del carcinoma metastatico del colon-retto in associazione con 5-FluoroUracile/Acido Folinico o 5-FluoroUracile/Acido Folinico/Irinotecan somministrati per via endovenosa, e nel trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma mammario metastatico in associazione con Paclitaxel.( Xagena_2007 )
Fonte: AIFA, 2007
Link: MedicinaNews.it
XagenaFarmaci_2007