Rischio di grave ipomagnesiemia per i pazienti che fanno uso prolungato degli inibitori della pompa protonica
Ricercatori australiani hanno esaminato il meccanismo sottostante alla grave ipomagnesiemia tra i pazienti che fanno uso per lungo periodo degli inibitori della pompa protonica.
Sono stati analizzati due casi di pazienti che facevano uso da lungo tempo di Omeprazolo ( Losec ), e che avevano manifestato convulsioni ipocalcemiche.
E’ stato studiato la regolazione del magnesio renale durante l’infusione incrementale per via endovenosa di magnesio, ed è stato valutato il livello corporeo totale di magnesio mediante ritenzione nelle 24 ore del carico parenterale.
Sono stati osservati anche gli effetti della supplementazione per os di magnesio, mentre i pazienti stavano assumendo l’inibitore della pompa protonica, e l’effetto quando il trattamento con Omeprazolo è stato sospeso.
I pazienti di entrambi i gruppi hanno presentato una grave deplezione di magnesio ed avevano un’avida ritenzione renale di magnesio, indicando un’insufficienza nell’assorbimento intestinale di magnesio.
L’ipomagnesiemia potrebbe essere parzialmente corretta con la supplementazione di magnesio per os ad alti dosaggi, e risolta interrompendo l’assunzione degli inibitori della pompa protonica.
In conclusione, l’impiego degli inibitori della pompa protonica può inibire il trasporto attivo di magnesio nell’intestino, sebbene non sia chiaro se questo sia un effetto idiosincrasico.
L’impiego per lungo periodo degli inibitori della pompa protonica può portare ad una deplezione di magnesio nell’organismo, con possibile comparsa di gravi complicanze associate all’ipomagnesiemia. ( Xagena_2008 )
Cundy T, Dissanayake A, Clin Endocrinol 2008; Epub ahead of print
Link: MedicinaNews.it
XagenaFarmaci_2008