Terapia della depressione nei pazienti adulti: gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina non sembrano associati ad un maggior rischio di suicidio
Nel 2006 un Advisory Committee dell’FDA ( Food and Drug Administration ) ha raccomandato che il black box warning ( 2004 ) riguardo la suicidalità nei pazienti pediatrici trattati con antidepressivi, fosse esteso ad includere anche i giovani adulti.
Ricercatori dell’University of Illinois a Chicago negli Stati Uniti, hanno analizzato i dati di 226.866 veterani, ai quali era stata diagnostica la depressione nel 2003 o nel 2004, con un periodo osservazionale di almeno 6 mesi, e nessuna storia di depressione nel periodo 2000-2002.
La percentuale di tentativi di suicidio, prima e dopo l’inizio della terapia antidepressiva, è stata calcolata per i pazienti trattati con i farmaci SSRI ( inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ) per quelli trattati con gli antidepressivi non-SSRI di nuova generazione, con gli antidepressivi triciclici, e con nessun antidepressivo.
Gli antidepressivi non-SSRI erano rappresentati da: Bupropione ( Wellbutrin ), Mirtazapina ( Remeron ), Nefazodone ( Serzone; in Italia: Reseril ) e Venlafaxina ( Efexor, Effexor ).
La percentuale dei tentativi di suicidio è risultata più bassa tra i pazienti che sono stati trattati con gli antidepressivi, rispetto a coloro che non hanno assunto questi farmaci. L’odds ratio ( OR ) è risultato significativo per i farmaci SSRI e per i triciclici.
Per gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina versus nessun antidepressivo, il tentativo di suicidio è risultato significativo in tutti i gruppi di età nei pazienti adulti.
Le percentuali di tentativo di suicidio erano più alte prima che all’inizio del trattamento, con un rischio relativo significativo per gli antidepressivi SSRI e non-SSRI.
Per i farmaci SSRI questo effetto è stato osservato in tutti i gruppi di età nei pazienti adulti, ed era significativo in tutti ad eccezione del gruppo di età compreso tra i 18 ed i 25 anni.
Queste scoperte indicano che il trattamento con antidepressivi SSRI ha un effetto protettivo in tutti i gruppi di età tra i pazienti adulti, e non confermano l’ipotesi che il trattamento con SSRI sia associato ad un più grande rischio di suicidio.( Xagena_2007 )
Gibbons RD et al, Am J Psychiatry 2007 ; 164 : 1044-1049
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XagenaFarmaci_2007