Infertilità inspiegata: il Clomifene empirico e l'inseminazione intrauterina non-stimolata non presentano percentuali di nascita vitale maggiori rispetto all'attesa


Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’University of Aberdeen in Gran Bretagna, hanno confrontato l’efficacia del Clomifene citrato ( Clomid ), l’inseminazione intrauterina non-stimolata, con l’attesa, nel trattamento dell’infertilità inspiegata.

Allo studio hanno partecipato coppie con infertilità da almeno 2 anni, ovulazione confermata, pervietà tubarica, sperma mobile.

L’outcome primario era rappresentato dalla nascita vitale, mentre gli outcome secondari comprendevano: la gravidanza clinica, la gravidanza multipla, l’aborto spontaneo.

Un totale di 580 donne sono state assegnate in modo casuale all’attesa ( n=193 ), al Clomifene citrato per os ( n=194 ) e all’inseminazione intrauterina non-stimolata ( n=193 ), per 6 mesi.

La percentuale dei nati vivi è stata pari al 17%, 14% e 23%, ripsettivamente.

Rispetto all’attesa, gli odds ratio ( OR ) per una nascita vitale è risultata di 0.79 dopo trattamento con Clomifene e 1.46 dopo inseminazione intrauterina non-stimolata.

Più donne assegnate al Clomifene ( 94% ) e all’inseminazione intrauterina non-stimolata ( 96% ) hanno trovato la procedura di trattamento accettabile, rispetto alle donne assegnate all’attesa ( 80% ).

In conclusione, nelle coppie con infertilità inspiegata, i trattamenti esistenti, come Clomifene empirico ed inseminazione intrauterina non-stimolata, non presentano percentuali di nascita vitale superiori all’attesa. ( Xagena_2008 )

Battacharya S et al, BMJ 2008; 337: a716



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