L'estriolo nel trattamento della sclerosi multipla ?


Rhonda Voskuhl è una neurologa che lavora presso il prestigioso Multiple Sclerosis Center dell'UCLA , l'University of Californa a Los Angeles. Studia i modelli animali di encefalomielite autoimmune sperimentale per comprendere meglio le malattie autoimmuni demielizzanti umane, come la sclerosi multipla.
L'interesse della Ricercatrice è indirizzato verso l'approfondimento dei meccanismi di protezione offerti dai normali livelli di testosterone nei maschi, e dai livelli di estrogeni nelle donne durante la gravidanza.
Inoltre studia il ruolo dei cromosomi sessuali per individuare la maggiore predisposizione ad ammalarsi di sclerosi multipla delle femmine rispetto ai maschi, e dell'applicazione dei fattori di crescita neurotrofici e delle cellule staminali per riparare i danni prodotti dalla malattia.
Uno dei principali risultati ottenuti dalla Voskuhl è la dimostrazione che l'estriolo , un ormone con scarsa attività estrogenica, produce miglioramenti nella malattia demielizzante autoimmune ( Kim S et al, Neurology 1999; 52: 1230-1238). E' noto da decenni che le donne affette da sclerosi multipla , in gravidanza , specialmente nel terzo trimestre quando i livelli di estriolo sono più alti , presentano un miglior decorso clinico. Nei topi con una malattia simile alla sclerosi multipla umana ( encefalomielite autoimmune sperimentale ) Rhonda Voskuhl ha osservato che la somministrazione di estriolo è in grado di ridurre le esacerbazioni dell'encefalomielite , ed inoltre di produrre un minor grado di invalidità.
Le implicazioni di questa scoperta sono chiare e sono in corso studi per verificarne le ricadute in clinica.
Le donne affette da sclerosi multipla potrebbero trarre beneficio dall'assunzione dell'estriolo, un ormone naturale con scarsi effetti indesiderati.


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