Carcinoma mammario e metastasi scheletriche
Il carcinoma mammario è il più diffuso tipo di tumore femminile nel mondo, con circa il 10% di nuovi casi che si presentano con metastasi alla diagnosi e il 20-50% delle pazienti con tumore mammario iniziale con successive metastasi.
L'osso è il più frequente sito di colonizzazione e lo sviluppo di metastasi scheletriche dipende da un complesso processo a diversi step, che va dalla disseminazione e sopravvivenza di cellule maligne in circolo all'effettiva localizzazione e formazione di metastasi nell'osso.
Le cellule tumorali disseminate ( DTC ) possono essere rilevate nel midollo osseo in circa il 30% delle pazienti con carcinoma mammario, e probabilmente riflettono la presenza di malattia residua minima che potrà essere responsabile di una successiva metastasi.
Le pazienti con DTC nel midollo osseo presentano una più ridotta sopravvivenza globale, rispetto a quelle che non le presentano.
Anche se la malattia metastatica limitata alle ossa sembra avere un comportamento piuttosto indolente rispetto alla malattia viscerale, le metastasi ossee possono causare effetti gravi e debilitanti, tra cui dolore, compressione spinale, ipercalcemia e fratture patologiche.
Un appropriato trattamento è, pertanto, di vitale importanza e dovrebbe idealmente richiedere cure multidisciplinari.
Molte opzioni sono attualmente disponibili, dai bisfosfonati ai farmaci che hanno come bersaglio il legando RANK e la radioterapia. ( Xagena_2015 )
Fonte: Clinical and Experimental Metastasis, 2015
Xagena_Medicina_2015