Parto cesareo: depressione del segmento ST e relazione con la somministrazione di Ossitocina


Uno studio in doppio cieco, controllato, randomizzato, ha avuto come obiettivo quello di indagare se vi fosse una differenza nella comparsa di cambiamenti elettrocardiografici indicativi di ischemia miocardica con due diverse dosi di Ossitocina ( Syntocinon ).

In totale, 103 donne sane che stavano per sottoporsi a parto cesareo in anestesia spinale selezionate in un ospedale universitario in Svezia sono state randomizzate a ricevere 5 o 10 unità di Ossitocina come bolo per via endovenosa. È stato usato un monitoraggio Holter per registrare gli elettrocardiogrammi e sono state monitorate la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca in modo non-invasivo.
Un campione di sangue è stato prelevato 12 ore dopo l'intervento.

La principale misura di esito era la depressione del segmento ST. Gli esiti secondari erano i sintomi, i livelli di troponina I, la pressione arteriosa media, la frequenza cardiaca e la perdita di sangue.

C'è stata una differenza significativa nella presenza di depressioni del segmento ST associate alla somministrazione di Ossitocina, 4 con 5 unità ( 7.7% ) e 11 con 10 unità ( 21.6% ) ( p<0.05 ). La riduzione del rischio assoluto è stata del 13.9%.

La diminuzione della pressione arteriosa media dal basale a 2 minuti è cambiata, essendo 9 mm Hg nel gruppo con 5 unità e 17 mm Hg nel gruppo con 10 unità ( p<0.01 ).

Non ci sono state differenze nell’aumento della frequenza cardiaca media.

I livelli di troponina I sono aumentati in 4 soggetti ( 3.9% ).Non ci sono state differenze nella comparsa di sintomi, nei livelli di troponina I, o nella perdita di sangue stimata.

In conclusione, la depressione del segmento ST è stata associata alla somministrazione di Ossitocina significativamente più spesso nei soggetti trattati con 10 unità rispetto a quelli con 5 unità. Gli interventi per prevenire l'ipotensione durante il taglio cesareo possono ridurre il manifestarsi di depressione del segmento ST sull’elettrocardiogramma. ( Xagena_2010 )

Jonsson M et al, Br J Obstet Gynaecol 2010; 117: 76-83



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