Zerbaxa per il trattamento di infezioni intra-addominali complicate, pielonefrite acuta e infezioni complicate delle vie urinarie


In Italia è stato approvato Zerbaxa, una combinazione di Ceftolozano e Tazobactam, una nuova terapia antibiotica per contrastare infezioni causate da batteri multiresistenti ( infezioni intra-addominali complicate, pielonefrite acuta e infezioni complicate delle vie urinarie ).

L'associazione Ceftolozano e Tazobactam è una opzione terapeutica per contrastare la grave emergenza delle infezioni correlate all’assistenza sostenute da batteri resistenti. In particolare, è efficace contro i Gram-negativi Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa.

Zerbaxa è costituito da: Ceftolozano, una nuova cefalosporina, che altera l’integrità della parete cellulare dei batteri Gram-negativi sensibili, eludendo inoltre i molteplici meccanismi di resistenza messi in atto dai patogeni; Tazobactam, un inibitore delle beta-lattamasi che protegge il Ceftolozano, facendo sì che non venga inattivato da parte degli enzimi beta-lattamasi prodotti dai batteri Gram-negativi.

Ceftolozano associato a Tazobactam può rappresentare un’opzione terapeutica innovativa rispetto alle terapie attualmente disponibili ed è un’alternativa valida per evitare un uso estensivo dei carbapenemici, i selettori più potenti di germi Gram-negativi multiresistenti nell’intestino dei pazienti fragili, ricoverati a lungo in ospedale.

Zerbaxa è attivo contro Pseudomonas aeruginosa con percentuali di sensibilità maggiori a quelle di tutti gli altri farmaci disponibili al momento in Europa, eccetto Colistina, e rappresenta una valida alternativa ai carbapenemici anche per le infezioni da Escherichia coli e Klebsiella, produttori di beta-lattamasi a spettro esteso.

L’approvazione di Zerbaxa è stata supportata dai dati positivi di studi clinici. L’efficacia clinica di Ceftolozano e Tazobactam è stata valutata in due studi di fase III: ASPECT-cUTI e ASPECT-cIAI.

ASPECT-cUTI è uno studio randomizzato, prospettico, multicentrico, a doppio-cieco, double-dummy, di non-inferiorità che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di Ceftolozano e Tazobactam per via endovenosa ( 7 giorni ) con Levofloxacina per via endovenosa ( 7 giorni ) in pazienti adulti con infezioni del tratto urinario complesse, inclusa la pielonefrite.
L’obiettivo primario e gli obiettivi secondari chiave dello studio ASPECT cUTI erano di dimostrare la non-inferiorità di Ceftolozano associato a Tazobactam versus la Levofloxacina in pazienti adulti con infezioni complesse del tratto urinario, inclusa la pielonefrite.
ASPECT-cUTI è stato condotto su 1.083 pazienti con infezioni complicate delle vie urinarie. Ceftolozano in associazione a Tazobactam ha eliminato l’infezione nell’85% dei pazienti trattati rispetto al 75% dei casi trattati con Levofloxacina.

ASPECT-cIAI è uno studio multicentrico, prospettico, a doppio-cieco, randomizzato, che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza dell'associazione Ceftolozano e Tazobactam per via endovenosa più Metronidazolo per via endovenosa, rispetto a Meropenem, nei pazienti adulti con infezioni complicate intraddominali che richiedessero intervento chirurgico.
Gli obiettivi primario e secondario chiave erano quelli di dimostrare la non-inferiorità di Ceftolozano e Tazobactam più Metronidazolo versus Meropenem nei pazienti adulti con infezioni complicate intraddominali in termini di risposta clinica.
ASPECT-cIAI è stato condotto su 993 pazienti con infezioni complicate intra-addominali.
Ceftolozano e Tazobactam ha portato a guarigione il 94% dei pazienti, stessa percentuale della terapia di confronto ( Meropenem ).

Entrambi gli studi clinici hanno soddisfatto gli endpoint primari predefiniti concordati con la FDA ( Food and Drug Administration ) e l’EMA ( European Medicines Agency ); inoltre in entrambi gli studi clinici, i risultati delle analisi secondarie sono stati coerenti con il risultato primario e lo hanno supportato.

In entrambi gli studi il farmaco ha mostrato un buon profilo di tollerabilità e sicurezza.
Nel corso dei due studi clinici, gli eventi avversi più frequenti per Ceftolozano e Tazobactam sono stati: nausea, cefalea e diarrea.

Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae e Pseudomonas aeruginosa rappresentano il 70% di tutti i patogeni Gram-negativi, causa più comune di infezioni di grande impatto clinico ed epidemiologico come le infezioni intra-addominali (IAI ) e le infezioni del tratto urinario ( UTI ).

In Italia le infezioni correlate all’assistenza ( ICA ) colpiscono ogni anno circa 284.100 pazienti con circa 4.500-7.000 decessi.

L’antibiotico-resistenza è un fenomeno pericoloso. I batteri sono naturalmente attrezzati per difendersi dagli antibiotici e il contatto con questi farmaci accelera questo processo. Per questo le terapie antibiotiche devono essere aggressive, mirate, prescritte per il tempo necessario e alle dosi corrette.
L'associazione di Ceftolozano e Tazobactam è primo di una serie di nuovi antibiotici, in grado di rispondere ai criteri dell’antimicrobial stewardship ( corretta gestione degli antibiotici ): il suo spettro d’azione molto mirato permette di utilizzarla nei confronti di specifici profili di resistenza massimizzando quindi l’efficacia della terapia, evitando cosi l’ulteriore selezione di specie resistenti.

L’impiego di Zerbaxa permetterà la riduzione del consumo di carbapenemi, diffusamente impiegati per il trattamento di queste infezioni, e quindi dei tassi di infezioni sostenute da batteri produttori di carbapenemasi ( es. Klebsiella pneumoniae ), nell’ottica della carbapenem sparing strategy e dei principi della antimicrobial stewardship per l’uso mirato e appropriato degli antibiotici disponibili. ( Xagena_2016 )

Fonte: Merck ( MSD ), 2016

Xagena_Medicina_2016