Studio APPOINT-PNH: iptacopan in monoterapia orale rende i pazienti con emoglobinuria parossistica notturna, naïve agli inibitori del complemento, indipendenti dalla trasfusione
Sono stati presentati i risultati dello studio di fase III APPOINT-PNH sulla monoterapia orale con Iptacopan nei pazienti adulti con emoglobinuria parossistica notturna ( EPN ) naïve-agli-inibitori del complemento ( comprese le terapie anti-C5 ).
Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario e ha dimostrato benefici clinicamente significativi in tutti gli endpoint secondari.
Si stima che il 92,2% dei pazienti ( intervallo di confidenza al 95% [ IC 95% ]: 82,5 - 100 ), trattati con Iptacopan, abbia un aumento del livello di emoglobina pari o superiore a 2 g/dl rispetto al basale senza la necessità di trasfusioni di eritrociti dopo il periodo di trattamento principale di 24 settimane.
Oltre al miglioramento dell’emolisi e della fatigue osservata con i trattamenti attualmente disponibili, i pazienti con emoglobinuria parossistica notturna emolitica trattati con Iptacopan ottengono anche un miglioramento dell’anemia non-raggiungibile con gli anticorpi monoclonali anti-C5; questi dati sottolineano il potenziale di Iptacopan come farmaco orale per cambiare la gestione clinica di questa malattia.
La emoglobinuria parossistica notturna è una malattia ematologica rara, cronica e grave, mediata dal complemento. Nonostante il trattamento con anticorpi monoclonali anti-C5, si caratterizza per significativi bisogni non-soddisfatti perché un’ampia percentuale di persone affette da emoglobinuria parossistica notturna rimane anemica, affaticata e dipendente dalle trasfusioni di sangue.
Si stima che, in tutto il mondo, circa 10-20 persone per milione soffrano di emoglobinuria parossistica notturna.
Lo studio APPOINT-PNH ha anche mostrato benefici clinicamente significativi in relazione agli endpoint secondari.
Si stima che il 62,8% ( IC 95%: 47,5, 77,5 ) dei pazienti abbia ottenuto livelli di emoglobina pari o superiori a 12 g/dl senza la necessità di trasfusioni di eritrociti.
I risultati degli studi clinici APPLY-PHN e APPOINT-PHN confermano il potenziale di iptacopan nel trattamento della emoglobinuria parossistica notturna.
Una percentuale stimata del 97,6% ( IC 95%: 92,5, 100 ) di pazienti ha ottenuto l’indipendenza dalle trasfusioni di eritrociti a 24 settimane.
Nessun evento clinico di emolisi breakthrough ( BTH ) né alcun evento avverso vascolare maggiore ( MAVE ) sono stati osservati durante il periodo di 24 settimane di sperimentazione.
I livelli di lattato deidrogenasi ( LDH ) sono diminuiti dell’83,55% ( IC 95%: −84.90, −82.08 ) dal basale a 24 settimane.
I pazienti hanno anche segnalato miglioramenti clinicamente significativi della fatigue, con un aumento medio aggiustato di 10,75 ( IC 95%: 8,66, 12,84 ) rispetto al basale nel punteggio FACIT-F ( Functional Assessment of Chronic Illness Therapy - Fatigue ), raggiungendo livelli assoluti simili a quelli riportati nella popolazione generale.
Iptacopan ha dimostrato un profilo di tollerabilità e sicurezza coerente con i dati riportati in precedenza.
Gli eventi avversi più comunemente segnalati sono stati infezioni ( 40,0% dei pazienti, principalmente COVID-19 [ 15,0% ] e infezioni del tratto respiratorio superiore [ 12,5% ] ), cefalea ( 27,5% ) e diarrea ( 7,5% ), con quattro eventi avversi gravi.
Iptacopan è un inibitore sperimentale mirato first-in-class ( capostipite della sua classe ) del fattore B della via alternativa del complemento, somministrato per via orale.
Iptacopan agisce a monte della via terminale C5, prevenendo non solo l’emolisi intravascolare nell’ambito della emoglobinuria parossistica notturna, ma anche quella extravascolare. ( Xagena_2023 )
Fonte: European Society for Blood and Marrow Transplantation ( EBMT ) Meeting 2023
Xagena_Medicina_2023