Carcinoma a cellule renali: Nexavar
Il Sorafenib, principio attivo di Nexavar, è un inibitore delle chinasi che ha dimostrato proprietà sia anti-proliferative sia anti-angiogeniche in vitro ed in vivo.
La tollerabilità e l’efficacia di Nexavar nel trattamento del carcinoma a cellule renali avanzato ( RCC ) sono state studiate in due studi clinici.
Lo Studio 1 ( Study 11213 ) era uno studio clinico di fase III multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo e condotto in 903 pazienti.
Sono stati arruolati solo pazienti con tumori renali a cellule chiare e con fattore di rischio basso e medio secondo MSKCC.
Gli endpoint primari erano la sopravvivenza generale e la sopravvivenza senza progressione.
Per circa la metà dei pazienti le condizioni generali corrispondevano allo 0 nella scala ECOG, e la metà dei pazienti apparteneva al gruppo prognostico con punteggio basso secondo la classificazione MSKCC.
La sopravvivenza libera da progressione è stata valutata secondo i criteri RECIST con una revisione radiologica indipendente condotta in cieco. L’analisi della sopravvivenza libera da progressione è stata condotta su 342 eventi in 769 pazienti. Il valore mediano di sopravvivenza libera da progressione è risultato di 167 giorni nei pazienti trattati con Sorafenib rispetto agli 84 giorni nei pazienti che avevano ricevuto placebo ( hazard ratio, HR=0,44; 95% IC: 0.35-0.55; p<0,000001 ). Tale rapporto non è risultato influenzato da età, classificazione MSKCC, scala ECOG e terapia precedente.
Un’analisi ad interim ( seconda analisi ad interim ) per la sopravvivenza generale è stata condotta su 367 decessi in 903 pazienti. Il valore nominale alfa per questa analisi era 0.0094. La sopravvivenza mediana era di 19.3 mesi nei pazienti trattati con Sorafenib, in confronto a 15.9 mesi nei pazienti randomizzati a placebo ( HR=0.77; 95% CI: 0.63-0.95; p=0.015 ). Al momento dell’analisi circa 200 pazienti sono passati dal gruppo trattato con placebo a quello trattato con Sorafenib.
Lo Studio 2 era uno studio di fase II con interruzione randomizzata del trattamento in pazienti con tumore metastatico, compreso il carcinoma a cellule renali.
Pazienti con malattia stabile ed in terapia con Sorafenib, sono stati randomizzati verso placebo o verso la continuazione della terapia con Nexavar.
La sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con carcinoma a cellule renali è risultato significativamente maggiore ( 163 giorni ) per i pazienti trattati con Sorafenib rispetto a quello osservato nei pazienti che avevano ricevuto placebo ( 41 giorni ) ( p=0,0001, HR=0.29 ). ( Xagena_2010 )
Fonte: EMA, 2010
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