Malattia di Alzheimer: monitoraggio del beta-amiloide mediante tomografia a emissione di positroni con [11C] PiB


Uno studio di fase II ha mostrato che Bapineuzumab riduce i depositi di beta-amiloide nel cervello dei pazienti con malattia di Alzheimer.
La riduzione è stata misurata utilizzando una tecnica di neuroimaging nota come [11C] PiB PET.

Bapineuzumab è un anticorpo monoclonale diretto contro il beta-amiloide.

I risultati dello studio hanno inoltre indicato che potrebbe essere possibile valutare e monitorare gli effetti di potenziali agenti terapeutici sui depositi di beta-amiloide nei soggetti con malattia di Alzheimer mediante questa tecnica di neuroimaging.

I pazienti nello studio sono stati randomizzati a trattamento con Bapineuzumab oppure con placebo.

Il cambiamento medio stimato di ritenzione di [11C] PiB dal basale alla settimana 78 è stato pari a -0.09 nel gruppo Bapineuzumab e a +0.15 nel gruppo placebo.

La differenza media stimata nel cambiamento della ritenzione del tracciante [11C] PiB dal basale alla settimana 78 tra il gruppo Bapineuzumab e il gruppo placebo è stata pari a -0.24.

Le differenze tra il gruppo Bapineuzumab e il gruppo placebo nelle regioni di interesse individuali sono risultate simili alla differenza media complessiva.

I risultati dello studio sono stati incoraggianti ed è emersa la possibilità di usare la tomografia e emissione di positroni con [11C] PiB per monitorare l’efficacia di potenziali terapie contro l’accumulo di beta-amiloide. ( Xagena_2010 )

Fonte: Lancet Neurology, 2010



Link: MedicinaNews.it

Neuro2010 Diagno2010 Farma2010

XagenaFarmaci_2010