Cefalea tensiva: strategia d'attacco al dolore

A cura di F. Antonaci e A. Costa, Centro Cefalee, Ist. Mondino, Pavia


Spesso l'intensità del dolore in questo tipo di cefalea è talmente bassa da non richiedere l'assunzione di farmaci. Qualora sia invece richiesto un intervento farmacologico, i FANS rappresentano la classe di farmaci piu' indicata. In alternativa, i miorilassanti possono essere utilizzati episodicamente in presenza di marcata contrattura muscolare. Anche alcuni ansiolitici ad azione miorilassante trovano indicazione come farmaci sintomatici, specie quando gli attacchi di cefalea sono scatenati da situazioni psicologiche stressanti. Con riferimento agli analgesici, i principi attivi e i dosaggi consigliati sono analoghi a quelli per il trattamento sintomatico dell'emicrania. Nel caso della cefalea di tipo tensivo possono trovare indicazione anche i bassi dosaggi contenuti nei preparati da banco. Per quanto attiene ai miorilassanti, il diazepam a basso dosaggio serale può essere di notevole aiuto nel ridurre la contrazione muscolare, ma va tenuto in considerazione il rischio di abuso/dipendenza e la possibilità di cronicizzazione della cefalea. Esistono indicazioni preliminari sull'uso della tizanidina a dosaggio di 8 mg/die, che, seppure promettenti, non possono essere considerate conclusive. Il farmaco sarebbe in grado di modulare l'attività degli interneuroni troncali e spinali. Altri miorilassanti utilizzati sono baclofen, ciclobenzaprina, dantrolene e orfenadrina, anche se mancano studi controllati che ne comprovino l' efficacia. Xagena 2000