Obesità e leptina
La leptina, una proteina contenente 167 aminoacidi, presenta delle similarità strutturali con la famiglia delle citochine ed è prevalentemente prodotta dagli adipociti. Il recettore della leptina ( OB-R ) è una grande proteina transmembrana appartenente alla famiglia gp 130 dei recettori delle citochine di classe I.
Oltre agli effetti neuroendocrini della leptina nel controllo dell’introito alimentare e della spesa energetica, siti di legame per questo ormone sono stati dimostrati nell’intestino, fegato, rene, cute, stomaco, cuore, milza, polmone ecc. Inoltre, la leptina influisce sulle funzioni materne, fetali e placentari e pare agire come un fattore endocrino e paracrino nella regolazione della riproduzione e della pubertà, previene la deposizione ectopica dei lipidi, modifica l’insulino-sensibilità del muscolo e del fegato e connette funzionalmente i sistemi immunitario ed endocrino.
Il gene LEP codifica per la leptina. Nell’uomo è stato localizzato sul cromosoma 7 alfa 31.3 e consiste di 3 esoni separati da 2 introni. Nell’uomo, una mutazione del gene LEP è stata identificata in due bambini appartenenti ad un pedigree di consanguinei.
Altri studi hanno riportato l’esistenza di un polimorfismo nella regione promoter non trascritta dell’esone 1 del gene LEP (A19G), di un polimorfismo C(-188)A nella regione promoter del gene LEP (17) e una mutazione nel codone V110M.
Le attività biologiche delle leptina sui tessuti target sono mediate dal legame ad uno specifico recettore: LEPR. LEPR è codificato nell’uomo da un gene situato sul cromosoma 1p31. Sono descritte varianti comuni di questo gene che causano 2 modificazioni non conservative: da lisina ad aspartato sul codone 656 ( da AAG ad AAC ) nell’esone 14 (K656N), da lisina ad arginina al codone 109 ( da AAG ad AGG ) nell’esone 4 (K109R), una modificazione non conservativa da glutamina ad arginina al codone 223 ( da CAG a CGG ), una modificazione TC silente al codone 343 ed una transizione silente GA al codone 1019.
La leptina si correla all’obesità ed ai disturbi metabolici. Tuttavia, sono state descritte nuove associazioni ( con malattie infiammatorie intestinali, cancro, formazione dell’osso, asma ecc ). ( Xagena_2009 )
De Luis DA et al, Minerva Medica 2009;100:229-236
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Endo2009