Aumento del rischio di mortalità cardiovascolare nei pazienti con glaucoma che hanno fatto uso di preparazioni oftalmiche di beta-bloccanti.
Worst Pills Best Pills Newsletter ha dedicato un articolo alle gravi reazioni avverse associate all’uso di preparazioni oftalmiche di beta-bloccanti.
Uno studio pubblicato su Ophthalmology ha mostrato un aumento del rischio di morte cardiovascolare nei pazienti con glaucoma che hanno utilizzato le preparazioni oftalmiche di beta-bloccanti.
Allo studio hanno preso parte 3.654 soggetti di età variabile tra i 47 ed i 94 anni.
All’inizio dello studio la diagnosi di glaucoma ha riguardato il 3% ( n = 108 ) dei partecipanti.
Nel corso dello studio 873 persone sono decedute. Di queste, l’8.5% ( n = 312 ) sono morte per cause cardiovascolari ( infarto miocardico, ictus ).
Le morti cardiovascolari sono state osservate nel 14.6% dei pazienti con glaucoma e nell’8.4% senza glaucoma.
La differenza non è risultata statisticamente significativa.
Tuttavia, i risultati hanno mostrato che la mortalità cardiovascolare era più alta, in modo statisticamente significativo, nei soggetti che al momento di iniziare lo studio presentavano diagnosi di glaucoma e, particolarmente, coloro che facevano uso delle preparazioni oftalmiche di Timololo ( Timoptic / Timoptol ).
Le preparazioni oftalmiche di beta-bloccanti possono anche causare problemi respiratori nei pazienti senza un’esistente o una precedente storia di asma o di broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ).
Nel 1995, su The Lancet fu pubblicato uno studio secondo il quale le preparazioni oftalmiche di Timololo erano causa di una riduzione della funzione respiratoria e della capacità di svolgere esercizio fisico nei soggetti più anziani, anche in coloro che non presentavano una precedente storia di asma o di disturbi respiratori.
Nel 2002, sul British Medical Journal fu pubblicato uno studio che ha evidenziato come dopo 1 anno di impiego di preparazioni oftalmiche di beta-bloccanti, l’hazard ratio ( HR ) di sviluppare ostruzione delle vie aeree fosse pari a 2.29.
Questo sta ad indicare che 1 paziente su 55, trattati con preparazioni oftalmiche di beta-bloccanti, svilupperà disturbi respiratori che richiedono una terapia farmacologica per l’asma. ( Xagena_2006 )
Fonte: Public Citizen, 2006
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