Ranibizumab nella degenerazione maculare neovascolare correlata all'età


Il NICE ( National Institute for Health and Clinical Excellence ) ha raccomandato l'uso di Lucentis ( Ranibizumab ) nella degenerazione maculare senile neovascolare ( umida ), da parte del National Health Service ( NHS ).

Le lineeguida del NICE raccomandano l'uso di Lucentis in circa il 20% dei pazienti con degenerazione maculare associata all'età, forma umida, cioè nei pazienti con predominante neovascolarizzazione coroidale subfoveale.

Lucentis dovrebbe essere impiegato quando entrambi gli occhi sono colpiti dalla malattia, ed il trattamento deve essere riservato all'occhio con una migliore visione.

Il NICE non raccomanda l'uso di Macugen ( Pegaptanib ).

Ranibizumab è un frammento dell'anticorpo monoclonale umanizzato che si lega alle isoforme di VEGF ( fattore di crescita epidermico vascolare ).

Il legame di VEGF-A ai suoi ricettori provoca la proliferazione delle cellule dell'endotelio e la neovascolarizzazione, contribuendo alla progressione della degenerazione maculare senile essudativa.

Il Ranibizumab è somministrato attraverso un'iniezione intravitreale al dosaggio di 0,5mg.

Il trattamento iniziale consiste di una fase di carico di 1 iniezione al mese per 3 mesi consecutivi, seguita da una fase di mantenimento in cui i pazienti sono monitorati mensilmente per l'acuità visiva, con somministrazione di Ranibizumab qualora il paziente va incontro alla perdita di 5 lettere, rispetto all'acuità visiva basale.

L'intervallo tra i 2 dosaggi non dovrebbe essere inferiore ad 1 mese.

Gli eventi avversi del trattamento con Ranibizumab sono: endoftalmite, infiammazione intraoculare, distacco di retina regmatogeno, rottura di retina, e cataratta traumatica iatrogena.
Un aumento della pressione intraoculare è stato osservato entro 1 ora dall'iniezione di Ranibizumab.

La sicurezza e l'efficacia della terapia con Ranibizumab, somministrata per entrambi gli occhi in modo contemporaneo non è stata studiata. ( Xagena_2007 )

Fonte: NICE, 2007



Link: MedicinaNews.it


XagenaFarmaci_2007