Tumore mammario avanzato: benefici dell’opzione endocrina dopo inibitore dell’aromatasi non steroideo anche nelle pazienti con metastasi viscerali
Uno studio di fase III, EFECT ( Evaluation of Faslodex vs Exemestane Clinical Trial ), ha valutato Fulvestrant ( Faslodex ), un antagonista del recettore dell’estrogeno, nelle donne in post-menopausa con tumore mammario ER+ che era progredito o recidivato dopo trattamento con un inibitore dell’aromatasi non steroideo.
Hanno preso parte allo studio 693 donne da 138 centri e 15 paesi.
Le pazienti sono state assegnate in modo casuale a ricevere Fulvestrant per via intramuscolare ( dosaggio di carico: 500mg nel primo giorno, 250mg dal giorno 14 al giorno 22, e, successivamente, ogni 28 giorni ) oppure Exemestane ( Aromasin ), un inibitore dell’aromatasi steroideo ( 25mg/die ).
L’82.1% ( n = 288 ) dei pazienti trattati con Fulvestrant aveva mostrato progressione contro l’87.4% ( n = 299 ) di coloro che avevano assunto Exemestane, con un tempo alla progressione mediamente di 3.7 mesi in entrambi i gruppi ( HR = 0.963; p = 0.6531 ).
Uno dei risultati più interessanti dello studio EFECT è che la percentuale del beneficio clinico, che comprende sia i pazienti che rispondono al trattamento che quelli in cui la malattia rimane stabile per 6 mesi, è stata superiore del 30% ( 32.2% per il gruppo Fulvestrant versus 31.5% per i pazienti del gruppo Exemestane ).
Lo studio EFECT è il primo studio randomizzato di fase III a dimostrare che l’opzione endocrina mostra attività clinica favorevole dopo trattamento con un inibitore dell’aromatasi non steroideo, anche in alcune pazienti con metastasi viscerali. ( Xagena_2006 )
Fonte: 29th Annual San Antonio Breast Cancer Symposium, 2006
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