Studio HER2CLIMB, analisi finale: la combinazione di Tucatinib, Trastuzumab e Capecitabina ha confermato il beneficio in termini di sopravvivenza globale nelle pazienti con tumore alla mammella metastatico HER2-positivo
Lo studio HER2CLIMB aveva dimostrato un significativo vantaggio riguardo alla sopravvivenza globale ( OS ) e la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) con l’aggiunta di Tucatinib ( Tukysa ) al trattamento con Trastuzumab e Capecitabina nei pazienti con tumore alla mammella metastatico HER2-positivo.
E' stato presentato un aggiornamento del follow-up includendo l’analisi finale della sopravvivenza globale dello studio HER2CLIMB randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo.
Sono stati arruolati pazienti con tumore alla mammella HER2-positivo localmente avanzato o metastatico, tra cui pazienti con metastasi cerebrali in fase attiva ( in progressione e/o non-trattate ).
I pazienti erano stati sottoposti in precedenza a trattamento con Trastuzumab, Pertuzumab e Trastuzumab emtansine ( T-DM1 ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale, in un rapporto 2:1, a Tucatinib 300 mg 2 volte die in combinazione con Trastuzumab 6 mg/kg q21 ( dosaggio di carico: 8 mg/kg ) e Capecitabina 1000 mg/m2 nei gg 1-14 q21, oppure placebo in combinazione con Trastuzumab e Capecitabina, agli stessi dosaggi.
Le analisi prespecificate di sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da progressione ( valutata localmente ) e profilo di tossicità sono state effettuate a circa 2 anni dall’ultimo paziente randomizzato.
Sono stati arruolati 612 pazienti.
A un follow-up mediano per la sopravvivenza globale di 29.6 mesi, la durata mediana di sopravvivenza globale è stata di 24.7 mesi per il braccio Tucatinib contro i 19.2 mesi per il braccio placebo ( hazard ratio [ HR ] per il decesso: 0.73, IC 95%, 0.59-0.90, P=0.004 ) e la sopravvivenza globale a 2 anni è stata del 51% e del 40%, rispettivamente.
La sopravvivenza mediana senza progressione è stata di 7.6 mesi per il braccio Tucatinib contro 4.9 mesi per il braccio placebo ( HR per la progressione o la mortalità: 0.57, IC 95%: 0.47-0.70, P minore di 0.00001 ), e la sopravvivenza libera da progressione a 1 anno è stata del 29% e del 14%, rispettivamente.
La combinazione con Tucatinib è risultata tollerata con una bassa incidenza di interruzioni dovute a reazioni avverse.
Gli eventi avversi più comuni tra le pazienti trattate con Tucatinib sono stati: diarrea, eritrodisestesia palmo-plantare, nausea, fatigue, vomito; per lo più di grado 1 o 2.
Gli eventi avversi di grado 3 o superiore sono stati: eritrodisestesia palmo-plantare con incidenza del 14.1%, diarrea con incidenza del 13.1%, aumento delle transaminasi, fatigue.
In conclusione, la combinazione di Tucatinib, Trastuzumab e Capecitabina ha confermato il beneficio in termini di sopravvivenza globale nei pazienti con cancro al seno metastatico HER2-positivo.
Il vantaggio nella sopravvivenza è consistente tra i diversi sottogruppi prespecificati, tra cui le pazienti con metastasi cerebrali. ( Xagena_2021 )
Fonte: Annals of Oncology, 2021
Xagena_Medicina_2021