Ricercatori del MD Anderson Cancer Center di Houston, negli Stati Uniti, hanno valutato il rischio di ricorrenza in donne con diagnosi di tumore del seno di stadio T1a e T1b, linfonodo-negativo e positivo per HER2 ( human epidermal growth factor receptor 2 ).

Sono stati esaminati 965 tumori alla mammella T1abN0M0 diagnosticati presso il Centro statunitense tra il 1990 e il 2002.
Sono stati escluse le pazienti che avevano ricevuto chemioterapia adiuvante o Trastuzumab.

Per la validazione sono stati analizzati 350 tumori mammari di altri Istituti.

Il 10% delle pazienti avevano tumori HER2-positivi.

Durante un periodo osservazionale mediano di 74 mesi, sono state riscontrate 72 recidive.

I tassi di sopravvivenza libera da ricorrenza a 5 anni sono stati 77.1% e 93.1% nei pazienti con tumori HER2-positivi e HER2-negativi, rispettivamente ( P<0.001 ).

I tassi di sopravvivenza libera da ricorrenza a distanza a 5 anni sono stati 86.4% e 97.2% nei pazienti con tumori HER2-positivi e HER2-negativi, rispettivamente ( P<0.001 ).

All’analisi multivariata, le pazienti con tumori HER2-positivi hanno mostrato un più elevato rischio di recidiva ( hazard ratio [ HR ] 2.68; P=0.002 ) e di recidiva a distanza ( HR=5.3; P<0.001 ) rispetto alle donne con tumori HER2-negativi.

A 5 anni, le pazienti con tumori HER2-positivi hanno mostrato tassi di ricorrenza 5.09 volte superiori e tassi di ricorrenza a distanza 7.81 volte superiori a quelli delle pazienti con tumori positivi per il recettore degli ormoni ( P<0.0001 per entrambi i confronti ).

In conclusione, le pazienti con tumori HER2-positivi T1abN0M0 hanno un rischio significativo di recidiva e dovrebbero essere prese in considerazione per una terapia sistemica adiuvante anti-HER2. ( Xagena_2009 )

Gonzalez-Angulo AM et al, J Clin Oncol 2009; 27: 5700-5706



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