Erlotinib prolunga la sopravvivenza nei pazienti con tumore polmonare a non piccole cellule dopo trattamento chemioterapico di prima-seconda linea


Ricercatori dell’Università di Toronto hanno coordinato uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo allo scopo di valutare se l’inibitore del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ), Erlotinib ( Tarceva ), prolungasse la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma polmonare a non piccole cellule dopo fallimento della chemioterapia di prima o di seconda linea.

I pazienti con carcinoma polmonare a non piccole cellule allo stadio IIIB o IV, con performance status da 0 a 3, sottoposti ad una e a due precedenti regimi chemioterapici sono stati assegnati in modo casuale a ricevere, in un rapporto di 2:1, Erlotinib al dosaggio di 150mg/die o placebo.

L’età media dei 731 pazienti che hanno preso parte allo studio era di 61.4 anni.
Il 49% aveva ricevuto due precedenti regimi di chemioterapia ed il 93% si era sottoposto a terapia con platino.

La percentuale di risposta è stata dell’8.9% nel gruppo Erlotinib e meno dell’1% nel gruppo placebo ( p < 0.001 ).

La sopravvivenza generale è stata di 6.7 mesi e di 4.7 mesi, rispettivamente ( hazard ratio, HR = 0.70; p < 0.001 ), a favore di Erlotinib.

Il 5% dei pazienti ha interrotto il trattamento con Erlotinib per effetti tossici.

Erlotinib ha dimostrato di prolungare la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma polmonare a non piccole cellule dopo chemioterapia di prima o di seconda linea.( Xagena_2005 )

Shepherd FA et al, N Engl J Med 2005; 353: 123-132



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XagenaFarmaci_2005