Tumore al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata: nessun vantaggio sulla sopravvivenza aggiungendo Tarceva a Platinex e a Gemzar
Erlotinib ( Tarceva ) è un potente inibitore del recettore del fattore di crescita epidermica ( EGFR ), con attività antitumorale in monoterapia.
In fase preclinica, Erlotinib si è dimostarto efficace nell’aumentare la citotossicità dei chemioterapici.
Il Tarceva Lung Cancer Investigation Trial, di fase III, ha valutato l’efficacia e la sicurezza dell’ Erlotinib in combinazione con Cisplatino ( Platinex ) e Gemcitabina ( Gemzar ) come prima linea di trattamento nei pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule di stadio avanzato.
Ai pazienti è stato somministrato Erlotinib ( 150 mg/die ) o placebo, in abbinamento con cicli ( fino a 6 ) di 21 giorni di chemioterapia ( Gemcitabina 1250 mg/m2 ai giorni 1 e 8 e Cisplatino 80 mg/m2 al giorno 1 ).
L’endpoint primario era la sopravvivenza generale. Tra gli endpoint secondari c’erano il tempo alla progressione della malattia, il tasso di risposta, la durata della risposta e la qualità di vita ( QoL ).
Un totale di 1.172 pazienti sono stai reclutati.
Non sono state registrate differenze nella sopravvivenza generale ( hazard ratio, HR=1,06; mediana 43 versus 44,1 settimane per il gruppo trattato con Erlotinib e placebo, rispettivamente ), nel tempo alla progressione della malattia, nella percentuale di risposta o nella qualità di vita tra i due gruppi di trattamento.
In un piccolo gruppo di pazienti che non aveva mai fumato, la sopravvivenza generale e la sopravvivenza libera da malattia è risultata maggiore nel gruppo trattato con Erlotinib; non è stato individuato nessun altro sottogruppo che abbia ricevuto benefici particolari.
Erlotinib in abbinamento alla chemioterapia si è dimostrato generalmente ben tollerato con incidenza di eventi avversi simile nei due gruppi ad eccezione di un aumento di rash e diarrea con Erlotinib, in genere di lieve entità.
Lo studio ha mostrato che Erlotinib in associazione a Cisplatino e a Gemcitabina non offre vantaggi in termini di sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia nei pazienti con carcinomi polmonari non a piccole cellule, non precedentemente sottoposti a chemioterapia.( Xagena_2007 )
Gatzemeier U et al, J Clin Oncol 2007 ; 25: 1545-1552
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