Neoplasie maligne a cellule B: Ofatumumab, un nuovo anticorpo monoclonale anti-CD20


La disponibilità di anticorpi monoclonali sicuri ed efficaci ha modificato in modo sensibile le strategie di trattamento dei tumori a cellule B.

Rituximab ( MabThera ), un anticorpo monoclonale chimerico di tipo I anti-CD20, non solo ha attività contro un'ampia gamma di neoplasie maligne a cellule B CD20-positive, ma, se combinato con la chemioterapia o altri agenti biologici, ha anche migliorato i tassi di risposta; inoltre, in determinate situazioni, ha prolungato la sopravvivenza libera da progressione e persino la sopravvivenza globale.

Recentemente, altri anticorpi monoclonali anti-CD20 sono stati sviluppati per migliorare l'attività realizzata con Rituximab o per dimostrare la loro efficacia in pazienti le cui malattie sono resistenti al Rituximab.

Il più studiato di questi nuovi anticorpi è Ofatumumab ( HuMax-CD20 e Arzerra ), un anticorpo umano di tipo I che si lega ad un epitopo di CD20 diverso rispetto a Rituximab.
I dati preclinici hanno mostrato una migliore citotossicità complemento-dipendente e una migliore citotossicità cellulare anticorpo-dipendente rispetto a Rituximab.

Nei primi studi clinici, Ofatumumab ha dimostrato attività come agente singolo contro la leucemia linfatica cronica e una serie di risultati istologici sui linfomi non-Hodgkin a cellule B.

Questo anticorpo è stato approvato dall’FDA ( Food and Drug Administration ) per il trattamento della leucemia linfocitica cronica resistente sia a Fludarabina che a Alemtuzumab.

Sono in corso ulteriori studi con Ofatumumab in combinazione con agenti chemioterapici e biologici per migliorarne ulteriormente l'efficacia.

Ofatumumab rappresenta un altro efficace farmaco con cui migliorare l'esito dei pazienti con neoplasie maligne a cellule B. ( Xagena_2010 )

Cheson BD, J Clin Oncol 2010; 28: 3525-3530



Link: MedicinaNews.it

Farma2010 Onco2010 Emo2010

XagenaFarmaci_2010