Erbitux nel cancro del testa-collo a cellule squamose recidivante e/o metastatico nei pazienti non-responder a terapie a base di Platino
Cetuximab ( Erbitux ),un inibitore del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ), è attivo nel carcinoma del testa-collo a cellule squamose recidivante e/o metastatico.
L’attività di Cetuximab è stata comparata con quella dei trattamenti comunemente utilizzati in questi casi.
Tutti i pazienti coinvolti nello studio avevano tumore del testa-collo a cellule squamose ricorrente e/o metastatico, ed avevano avuto progressione mentre erano sotto trattamento chemioterapico basato su Cisplatino o Carboplatino.
I dati di efficacia di 3 studi prospettici, che hanno coinvolto 278 pazienti, nei quali era stato somministrato Cetuximab come monoterapia ( n = 103 pazienti ) o in associazione a Cisplatino / Carboplatino ( n = 96 pazienti ) o Cisplatino ( n = 79 pazienti ), sono stati combinati con i risultati di uno studio retrospettivo di pazienti che avevano ricevuto diversi trattamenti di seconda linea ( tutti i trattamenti includevano solo le migliori cure di supporto, n = 151 pazienti; chemioterapia, n = 43 pazienti ).
Sono stati presi in considerazione solo i dati di sicurezza derivati dagli studi in cui è stato impiegato Cetuximab.
Nei tre studi con Cetuximab, sono stati osservati tassi di risposta generale tra il 10% e il 13%, e tassi di controllo della malattia tra il 46% e il 56%.
Il tempo mediano alla progressione della malattia è risultato compreso tra 2,2 e 2,8 mesi, e la sopravvivenza mediana tra 5,2 e 6,1 mesi.
Nessun paziente che aveva avuto progressione con Cetuximab in monoterapia ha risposto all’aggiunta di Platino.
Questi dati di sopravvivenza sono comparabili con quelli dello studio retrospettivo ( sopravvivenza mediana 3,4 mesi [ n = 151 pazienti ] e 3,6 mesi [ n = 43 pazienti ] ).
I trattamenti basati su Cetuximab sono stati generalmente ben tollerati e Cetuximab non ha aumentato gli effetti collaterali associati alla terapia a base di Platino.
Cetuximab è potenzialmente in grado di prolungare la sopravvivenza nei pazienti con carcinoma della testa e del collo a cellule squamose recidivante e/o metastatico precedentemente sottoposti senza successo a regimi terapeutici a base di Platino, rispetto a vari trattamenti di seconda linea.
Cetuximab non aumenta la tossicità associata alla chemioterapia.
I risultati ottenuti con il trattamento a base di Cetuximab in monoterapia dopo il fallimento della terapia a base di Platino non sembrano differire dai risultati ottenuti reintroducendo il Platino in combinazione con Cetuximab. ( Xagena_2008 )
Vermorken JB et al, Cancer 2008; Epub ahead of print
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