Farmaci anti-EGFR e rischio di eventi tromboembolici venosi e arteriosi
I farmaci che hanno come bersaglio il recettore del fattore di crescita del epidermide ( anti-EGFR ) [ anticorpi monoclonali, inibitori tirosin-chinasici ] sono terapie mirate utilizzate nei tumori avanzati.
Eventi tromboembolici arteriosi e venosi ( esclusi gli eventi legati al catetere ) non sono stati studiati con questi farmaci, e il rischio che riguarda tali eventi non è noto.
È stata condotta una meta-analisi per determinare l’incidenza e il rischio relativo ( RR ) di eventi tromboembolici venosi e arteriosi associati a questi farmaci.
In totale sono stati selezionati 13 studi ( 7.611 pazienti ).
Il rischio relativo associato agli eventi tromboembolici venosi ( 11 studi, 7.073 pazienti ) e arteriosi ( 5 studi, 3.030 pazienti ) è stato pari a 1.32 ( P=0.01 ) e 1.34 ( P=0.11 ), rispetto al gruppo di controllo.
L’analisi degli eventi tromboembolici venosi è stata anche stratificata per classe di farmaco: anticorpi monoclonali ( RR=1.34; P=0.01 ) e inibitori tirosin-chinasici orali ( RR=1.16; P=0.65 ).
In conclusione, i farmaci anti-EGFR sono associati a un significativo aumento del rischio di eventi tromboembolici venosi.
In particolare, il rischio è significativo con Cetuximab ( Erbitux ) e Panitumumab ( Vectibix ) in contesti nei quali questi farmaci sono attualmente approvati. ( Xagena_2012 )
Petrelli F et al, Ann Oncol 2012; 23: 1672-1679
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