La nuova frontiera dell’oncologia: vaccini antitumorali


Nel corso del 2007 Annual Meeting dell’American Association for Cancer Research ( AACR ) sono stati presentati diversi studi riguardanti i vaccini antitumorali.

Efficacia a 5,5 anni del vaccino bivalente anti-HPV, Cervarix
Uno studio di fase II ha mostrato che il vaccino anti papillomavirus umano mantiene una protezione contro i tipi di HPV, 16 e 18, anche dopo 5,5 anni dalla vaccinazione.

Allo studio hanno preso parte 1113 donne di età compresa tra 15 e 25 anni, assegnate in modo casuale a ricevere 3 dosi di vaccino o placebo.

Il vaccino ( Cervarix ) è stato prodotto da GlaxoSmithKline ( GSK ), ed è disegnato per proteggere contro 2 tipi di HPV, 16 e 18, che assieme sono responsabili di circa il 72% di tutti i casi di tumore della cervice.

A 5,5 anni i Ricercatori dell’University of Lousville negli Stati Uniti, hanno osservato che quasi il 98% delle persone vaccinate mantenevano una protezione contro i i tipi 16 e 18 del papillomavirus umano.

Inoltre il vaccino ha dimostrato di prevenire in un’elevata percentuale il presentarsi di lesioni neoplastiche intraepiteliali alla cervice.

La vaccinazione ha anche offerto protezione contro virus geneticamente simili. Il vaccino è risultato efficace nell’88% contro il tipo 45 di HPV e nel 54% contro il tipo 31 di HPV.

Vaccino a cellule dendritiche nei pazienti con tumore al pancreas
I ricercatori dell’University of Pittsburgh hanno somministrato un vaccino a base di cellule dendritiche a 12 pazienti affetti da tumore del pancreas.

Quattro pazienti non hanno mostrato nessun segno di recidiva nei 3 anni dello studio.

La vaccinazione con cellule dendritiche associa alla proteina tumorale le cellule dendritiche del paziente.

Le cellule dendritiche sono cellule presentanti l’antigene ( ACP ).

L’antigene MUC-1 è una proteina che è iperespressa dalle cellule tumorali pancreatiche.

I dati dello studio hanno indicato che il vaccino agirebbe controllando le cellule T regolatorie, che hanno un’azione di soppressione del sistema immunitario.
I pazienti affetti da tumore al pancreas presentano un numero più elevato di cellule T regolatorie rispetto al normale.

Vaccino a cellule dendritiche per il carcinoma a cellule squamose del testa-collo
Ricercatori dell’University of Pittsburgh e della Gunma University hanno sviluppato un vaccino contro il tumore a cellule squamose del testa-collo.

L’approccio adottato è stato quello di stimolare il sistema immunitario con derivati di p53 wild-type.
p53 è un gene soppressore tumorale. La perdita della funzione sopressiva o un’alterazione del gene p53 avviene in circa l’80% dei tumori umani.

I Ricercatori, invece di creare un vaccino basato su p53 mutato, che avrebbe comportato la predisposzione di un vaccino per ogni paziente, hanno elaborato un vaccino che ha come bersaglio parti della proteina p53 inalterata, con conseguente migliore attivazione del sistema immunitario.

Il vaccino in sperimentazione utilizza cellule dendritiche del paziente, pulsate ( stimolate ) con una combinazione di 3 peptidi derivati da p53: 2 peptide che innescano le cellule T citotossiche ed 1 peptide che stimola le cellule T helper.

Lo studio, di fase I, arruolerà 24 pazienti con carcinoma testa-collo.

Efficacia a 3 anni di Gardasil, un vaccino quadrivalente contro HPV
Dopo 3 anni dalla vaccinazione con Gardasil, il vaccino quadrivalente anti papillomavirus umano, quasi il 100% delle donne vaccinate risultano protette nei confronti delle lesioni precancerose, causate dai tipi di HPV, 16 e 18.

Lo studio di fase II,I compiuto da ricercatori dell’Indiana University, ha interessato 12.167 donne, di età compresa tra 16 e 23 anni.

I Ricercatori hanno osservato che a distanza di 3 anni il vaccino rimane efficace contro le lesioni causate dai tipi 16 e 18 di HPV.

Il vaccino quadrivalente è stato disegnato per proteggere contro 4 tipi di papillomavirus: tipo 6 e 11, che causano condilomi, e 16 e 18 che sono responsabili di quasi il 70% del carcinoma della cervice.

Il vaccino induce il sistema immunitario a produrre anticorpi contro le proteine virali, analoghe a quelle che si presentano sulla superficie di ciascuno dei 4 tipi di virus HPV. ( Xagena_2007 )

Fonte: AARC, 2007



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