Strategie terapeutiche per prevenire e gestire le discinesie nella malattia di Parkinson


Il trattamento cronico con Levodopa è associato a sviluppo di fluttuazioni motorie e discinesia soprattutto nei giovani pazienti con malattia di Parkinson.
In alcuni casi, la discinesia diventa così grave che interferisce con il movimento normale e pregiudica la qualità di vita.

Tra i trattamenti disponibili, la monoterapia con agonisti della dopamina nelle prime fasi della malattia riduce il rischio di discinesia rispetto a Levodopa.
Tuttavia, gli agonisti della dopamina non sono in grado di prevenire discinesie una volta che la Levodopa è aggiunta [ la Levodopa è sempre richiesta con il progredire della gravità della malattia ].

Prove convincenti di miglioramento della discinesia sono emerse solo per la stimolazione cerebrale profonda e in qualche misura anche per l’infusione duodenale della Levodopa ( Duodopa ) e della Apomorfina per via sottocutanea.
Questi approcci sono, tuttavia, costosi, hanno criteri di inclusione restrittivi, e possono causare effetti collaterali potenzialmente gravi.

Le terapie alternative comprendono farmaci che hanno come bersaglio sistemi di neurotrasmissione non-dopaminergica.

L’Amantadina migliora le discinesie, ma il suo effetto a lungo termine è spesso insoddisfacente.
Composti che agiscono sulla trasmissione glutammatergica e GABAergica sono stati testati in studi clinici, con risultati promettenti.
Al contrario, i farmaci adrenergici, Fipamezolo e Idazoxan, non hanno mostrato effetti anti-discinetici. ( Xagena_2014 )

Pilleri M, Antonini A, Expert Opin Drug Saf 2014; Epub ahead of print

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