Lupus eritematoso sistemico: promettenti le strategie terapeutiche che hanno come target le cellule B


Il lupus eritematoso sistemico ( LES ) è una malattia complessa, caratterizzata da numerosi autoanticorpi.
Gli eventi immunologici che innescano le manifestazioni cliniche non sono stati ancora ben definiti, ma sta assumendo sempre più importanza il ruolo delle cellule B nella patogenesi della malattia.

L’evidenza di un coinvolgimento delle cellule B ha portato allo sviluppo di interventi terapeutici mirati.

Rituximab ( Rituxan; in Italia: Mabthera ) è un anticorpo monoclonale chimerico murino-uomo contro CD20, che ha un’azione specifica di deplezione delle cellule B.
Nei pazienti con lupus eritematoso sistemico con deplezione efficace delle cellule B, la risposta clinica può essere significativa con risposte favorevoli osservate in diverse manifestazioni della malattia.
Il Rituximab sembra avere il potere di indurre remissione clinica nella malattia refrattaria, forma grave.

La deplezione delle cellule B ha, inoltre, la potenzialità di indurre il miglioramento della malattia, inibendo la produzione di autoanticorpi e/o interferendo con altre funzioni patogeniche delle cellule B.

Il fatto che il miglioramento clinico si correli con la deplezione delle cellule B e preceda di diversi mesi il declino nel plasma degli autoanticorpi più rilevanti, sta a sottolineare che l’effetto predominante non dipende dagli anticorpi delle cellule B.

Un altro approccio terapeutico che ha come target le cellule B è quello di bloccare le interazioni costimolatorie tra cellule T e cellule B.

Il trattamento del lupus eritematoso con Belimumab, un anticorpo monoclonale interamente umano che si lega in modo specifico e neutralizza lo stimolatore dei linfociti B ( BLyS o BAFF ) non ha dato risultati clinicamente favorevoli.
Tuttavia, il blocco di BAFF sembra rappresentare un approccio terapeutico promettente. ( Xagena_2006 )

Sabahi R, Anolik JH, Drugs 2006; 66: 1933-1948




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