Artrite reumatoide: Leflunomide, 10 anni dopo
La Leflunomide ( Arava ) è stata approvata nel trattamento dell’artrite reumatoide nel 1998.
Studi di estensione, in aperto, hanno mostrato che i miglioramenti dell’artrite reumatoide, ottenuti con Leflunomide, tendono a mantenersi oltre i 4 anni.
La Leflunomide è comparabile al Metotrexato, ma è risultata migliore rispetto alla Sulfasalazina ( Salazopyrin ) a 24 mesi, in uno studio clinico.
Gli eventi avversi associati al trattamento con Leflunomide comprendono disturbi gastrointestinali, ipertensione, cefalea, epatotossicità e perdita di capelli, così come predisposizione alle infezioni e neuropatia periferica.
L’incidenza di effetti avversi gastrointestinali per la Leflunomide è simile a quella della Sulfasalazina, ma più alta rispetto a quella osservata con Metotrexato.
La grave epatotossicità farmaco-indotta che causa ospedalizzazione è rara ( 0.02% ), ma casi ad esito fatale per insufficienza epatica sono stati documentati.
La Leflunomide sembra, ma non è ancora stato dimostrato, aumentare la perdita di peso e causare malattia polmonare interstiziale.
La Leflunomide, in associazione al Metotrexato o alla Sulfasalazina, rappresenta un regime efficace negli studi clinici randomizzati, controllati con placebo, ma è necessaria più ricerca per confermare la sua efficacia in combinazione con altri DMARD, soprattutto con i farmaci biologici.
Il metabolita attivo della Leflunomide è teratogeno negli studi in animali, ed è stato anche trovato nel latte materno. Pertanto i soggetti che assumono Leflunomide, sia maschi che femmine in età fertile, dovrebbero far uso di metodi contraccettivi.
I pazienti, trattati con Leflunomide, devono essere sottoposti a monitoraggio sia ematico sia della pressione sanguigna.
In conclusione, la Leflunomide è un efficace DMARD ( farmaco antireumatico modificante la malattia ), tuttavia a causa degli effetti indesiderati i pazienti necessitano di frequenti monitoraggi.
La Leflunomide deve essere usata con prudenza nelle persone in età fertile e con preesistente malattia polmonare ed epatica. ( Xagena_2009 )
Alcorn N et al, Drug Safety 2009; 32: 1123-1134
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XagenaFarmaci_2009