Linagliptin nel trattamento del diabete mellito di tipo 2
Nel corso dell’International Diabetes Federation ( IDF ) sono stati presentati i risultati del braccio in aperto di uno studio di fase III, della durata di 24 settimane, riguardante Linagliptin ( Stati Uniti: Tradjenta; Italia: Trajenta ) in terapia iniziale d’associazione con Metformina, che ha mostrato riduzioni significative della glicemia negli adulti affetti da diabete mellito di tipo 2.
Al completamento delle 24 settimane, la terapia iniziale d’associazione di Linagliptin più Metformina ha prodotto riduzioni medie dei valori di emoglobina glicosilata ( HbA1c ) del 3.7% nei pazienti con scarso controllo glicemico.
L’incidenza di reazioni avverse associate alla terapia farmacologica sono state pari al 9%; solo l’1.5% dei pazienti ha riferito episodi di ipoglicemia.
Inoltre, durante il prolungamento di 34 settimane di uno studio di 1 anno, Linagliptin in monoterapia ha prodotto miglioramenti duraturi nel controllo glicemico con un basso rischio di eventi avversi.
Linagliptin è stato confrontato con Glimepiride nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 che per ragioni di intolleranza o controindicazione non potevano assumere Metformina. La riduzione dei livelli di HbA1c nei pazienti trattati con Linagliptin è rimasta stabile passando da valori di 7.5% alla settimana 18 a 7.4% alla settimana 52.2. Analoga stabilità è stata osservata nei pazienti che dopo le prime 18 settimane di trattamento con placebo sono stati trattati con Glimepiride. ( Xagena_2011 )
Fonte: Boehringer-Ingelheim, 2011