Menopausa: nuova terapia senza progestinico, Duavive
Il periodo nella vita della donna che coincide con l’esaurirsi delle riserve ovariche di follicoli che producono estrogeni e il termine della parentesi fertile è spesso fonte di ansia e preoccupazioni che rischiano di offuscare il vissuto di questa stagione di vita.
Non si tratta di una semplice parentesi perché, grazie all’allungamento dell’aspettativa di vita oggi una donna trascorre in media 30 anni in questa fase, cioè l’ultimo terzo della propria vita.
Con oscillazioni che vanno dai 40 anni di età, quando viene definita precoce, ai 53 anni, se tardiva, la menopausa si manifesta nei paesi occidentali in media intorno ai 51 anni.
Secondo le stime nel 2050 interesserà 1 miliardo e 500 milioni di persone.
Il controllo della sintomatologia della menopausa, che comprende comunemente disturbi del sonno e dell’umore, disturbi del sistema nervoso centrale come vampate di calore e calo del desiderio, osteoporosi, atrofia e secchezza vaginale, da alcuni decenni è possibile tramite la terapia ormonale sostitutiva ( TOS ), così definita perché sostituisce la mancata produzione ormonale attraverso la somministrazione di estrogeni e progestinici.
La terapia ormonale sostitutiva suscita, tuttavia, da tempo nella comunità scientifica e nella percezione delle donne grandi perplessità riguardo alla tollerabilità e la sicurezza.
E' stato approvato Duavive compresse, una nuova terapia a base di estrogeni naturali coniugati ( 0.45 mg ) con Bazedoxifene.
Gli estrogeni promuovono la crescita dell’endometrio, e i loro effetti, se non contrastati, aumentano il rischio di iperplasie e cancro dell’endometrio stesso.
Il Bazedoxifene influisce in modo selettivo sui tessuti le cui cellule hanno espresso i recettori degli estrogeni, con effetto inibente ( ad esempio nell’endometrio e a livello della mammella o stimolante ). Questo consente di vincere le resistenze a iniziare la terapia ormonale sostitutiva per quelle donne convinte che gli ormoni siamo un metodo innaturale e anzi cancerogeno.
Il rischio cardiovascolare e oncologico della mammella è legato al progestinico che non è presente in Duavive.
La terapia con estrogeni associati a Bazedoxifene è indicata per le donne che presentano già i sintomi della menopausa, sintomatica.
Poiché quasi tutte le cellule dell’organismo hanno recettori per gli ormoni quando questi non vengono più prodotti, le cellule vanno incontro a modificazioni, da qui la varietà e l'incidenza della sintomatologia.
La menopausa vera e propria è preceduta da un periodo di pre-menopausa in cui si verificano frequenti sbalzi ormonali e vampate di calore dovute a vasodilatazione cutanea, seguite da sudorazione e sensazione di freddo.
Durante la pre-menopausa è indicata la consueta terapia contraccettiva che la donna assumeva in età fertile, per passare poi alla terapia ormonale sostitutiva dopo 12 mesi di scomparsa del ciclo mestruale.
Anche se non sono disponibili studi sufficientemente lunghi per farne una prova scientifica, si è osservato che, dopo 5 anni di trattamento si ottiene una significativa riduzione del rischio d’infarto miocardico. ( Xagena_2016 )
Fonte: 17° Congressodell’International Society of Gynecological Endocrinology - ISGE, 2016
Xagena_Medicina_2016