Antagonisti della vasopressina come diuretici acquaretici nel trattamento dell’iponatriemia


L’iponatriemia è il più frequente disturbo elettrolitico che si incontra nei pazienti ospedalizzati.
Si caratterizza come uno stato di relativo eccesso d’acqua per la stimolazione dell’arginina vasopressina e alla ritenzione di liquido maggiore rispetto alla perdita.

La restrizione dei liquidi rappresenta il trattamento raccomandato per l’iponatriemia.
Tuttavia, la restrizione dei liquidi può essere difficile da raggiungere per il paziente, ha un effetto lento e non permette un approccio terapeutico graduato.

Risultati promettenti sono venuti dagli antagonisti del recettore V2 della vasopressina, detti anche vaptani, come Lixivaptan, Conivaptan, Tolvaptan.

Studi clinici controllati con placebo hanno dimostrato che gli antagonisti del recettore della vasopressina correggono l’iponatriemia in modo efficiente e sicuro.

La maggior parte degli studi sono stati condotti per periodo da 4 a 28 giorni.

Fonte: American Journal of Medicine, 2006

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