Flufenazina orale rispetto a placebo per la schizofrenia


Flufenazina, un derivato della Fenotiazina, è stato uno dei primi farmaci ad essere classificato come antipsicotico ed è stato approvato dalla Food and Drug Administration nel 1959.
In Gran Bretagna è stato utilizzato per la prima volta per alleviare l’ansia.
Gli studi americani, tuttavia, sono stati i primi a indicare la sua utilità nella malattia psicotica.

È stata effettuata una revisione della letteratura, utilizzando il registro Cochrane Schizophrenia Group Trials, e sono stati inclusi 7 studi randomizzati e controllati per un totale di 439 partecipanti.

Sulla base di questa piccola selezione di studi, non è stata riscontrata alcuna differenza significativa tra Flufenazina orale e placebo per la maggior parte degli esiti, tra cui stato globale e abbandono precoce dello studio.

I risultati hanno indicato un effetto statisticamente significativo a favore della Flufenazina orale a breve termine per i livelli di recidiva ( n=38, 1 studio randomizzato e controllato, RR=0.25 ), con livelli di effetti avversi extrapiramidali più frequenti con Flufenazina orale, rispetto al placebo.

In questa recensione, forse per la prima volta, sono stati quantificati oggettivamente gli effetti della somministrazione orale di Flufenazina in confronto al placebo.
Si tratta infatti di un potente antipsicotico, ma con effetti collaterali notevoli.
E’ preferibile l’uso di altri antipsicotici. ( Xagena_2013 )

Matar HE et al, Schizophr Bull 2013; 39: 1187-1188

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